Quando Vittorio Emanuele III arrivò a Corigliano e "diffuse" la luce elettrica
Correva l'anno 1891, l'11 dicembre alle 18.06 il futuro Re d'Italia arrivò alla stazione di Corigliano con il suo convoglio. Rimase in città per 4 notti e tre gioni e per lui la famiglia dei baroni Compagna fece spese folli

di Giulio Iudicissa
L’11 dicembre del 1891, alle ore 18,06, arriva alla stazione di Corigliano il convoglio speciale con S. A. Reale il Principe di Napoli, futuro Re Vittorio Emanuele III. Si realizza così una visita più volte promessa e, purtroppo, sempre rinviata, per motivi di forza maggiore.
Ad attenderlo, ci sono il Barone Francesco Compagna, il Sindaco, il Sottoprefetto, il Presidente del tribunale, il Pretore, il Conte d’Alife, un drappello di Carabinieri a cavallo. La strada dalla Stazione al paese è illuminata da fuochi e fiaccole ed archi di aranci e mirto rendono ancor più suggestivo il percorso.
Per l’occasione, le vie e gli edifici della città sono stati abbelliti; 10mila lumi alla veneziana sono stati posti lungo il tratto da villa Margherita al castello, attraverso via Roma e via Principe Umberto, e nella piazza antistante il castello 5 grosse lampade, alimentate da uno straordinario marchingegno, diffondono per la prima volta a Corigliano, la luce elettrica. Non manca la musica: alla Banda cittadina si unisce quella più famosa di Bari.
Nel castello, ove sarà ospite della famiglia Compagna fino alle ore 6 del 15 dicembre, il Principe dormirà in una stanza tappezzata di damasco rosso, su di un letto con materassi di seta ripieni di piume e coperta venuta da Londra; avrà a disposizione una toilette con due vasche di marmo, servizio di cristallo e d’oro, boccali e bacili d’argento; pranzo e cena saranno impreziositi da un servizio da tavola d’oro e d’argento massiccio con piatti di 500 grammi l’uno.
Alle spese generali il Comune contribuisce con 4mila lire, quanto abbia speso la famiglia Compagna, nessuno lo sa. Di certo, una fortuna, se è vero che il bilancio domestico avrà di che soffrirne, come si dice, vita natural durante.
La gloria ha un prezzo: a Corigliano confluirono per l'occasione centinaia di forestieri dai paesi vicini, insieme ad autorità civili e militari, ed il nome della città finì sulla migliore stampa. Su di un album, presso il castello, S. A. si degnò di lasciare la sua firma "in ricordo delle gentilissime accoglienze ricevute dal Barone e dalla Baronessa".