Da De Angelis a Gioffè per finire a Murano: il primo stabilimento balneare di Rossano compie 110 anni
È ormai tempo d'estate e di mare. Con Gino Campana abbiamo riavvolto i nastri del tempo per andare a scoprire quali erano le abitudini dei nostri antenati che "andavano a prendere i bagni"
CORIGLIANO-ROSSANO - L’estate ormai bussa alle porte ed i nostri lidi cittadini si mobilitano per preparare l’accoglienza dei bagnanti.
Una primavera piovosa lascia presagire un’estate rovente con tanti che si riverseranno sulle nostre spiagge o al fresco della Sila ed i preparativi fervono per offrire servizi di qualità. Le prenotazioni di alberghi e case vacanze sono già ad un buon livello; in Sila si punta sul relax e sui prodotti enogastronomici, mentre sulle coste si cerca di incentivare le presenze con servizi di spiaggia e divertimenti vari.
In questi anni diversi lidi sono nati dalle concessioni e dai piani spiaggia; ognuno cerca di dedicarsi ad un settore specifico di accoglienza: alcuni si dedicano alle famiglie, altri ai giovani con discoteche e piano bar sempre pronti a far sentire la propria musica ed ognuno cerca di attirare clienti.
Il benessere ha modificato anche il modo di recarsi in spiaggia: negli anni successivi alla seconda guerra mondiale ci si recava al mare e si stendeva un lenzuolo tra le barche per farsi ombra, le donne facevano il bagno con la sottana o col costume lungo che lasciava scoperte solo le caviglie. Poi negli anni successivi, costumi a parte, che si sono via via rimpiccioliti, si incontravano famiglie che si portavano dietro ombrellone, sdraio e cibo; nei nostri giorni ci si reca in spiaggia solo col telo mare trovando tutto il resto occorrente al lido.
Ma quando sono nati i lidi nel nostro territorio?
Si ha notizia di una delibera del Comune di Rossano del 9 novembre 1912, pubblicata in data 23 marzo 1913, che concede un premio di ben cento lire al signor Vincenzo De Angelis per “la istituzione di uno stabilimento balneare alla spiaggia di Sant’Angelo” firmata dal presidente De Stefano, dal membro anziano Palopoli e dal segretario Sarubbi.
Non si hanno notizie di altre concessioni precedenti, per cui quella del signor Vincenzo De Angelis dovrebbe essere il primo lido organizzato nella città di Rossano.
A valle della prima guerra mondiale nel 1926, come risulta dai diari di Ignazio Pisani, si organizza la prima colonia estiva per ragazzi. È lo stesso Ignazio Pisani che sul suo diario scrive “Per iniziativa mia, quale presidente del Comitato della Croce Rossa, si effettua una colonia marina per quindici ragazzi poveri, sotto la direzione dell’Assistente Sanitaria signora Presbitero e del dottor Romano. La colonia mette la tenda vicino il pontile”.
Sempre dai diari di Ignazio Pisani il giorno 7 agosto 1933 si legge: “A Sant’Angelo vi è grande affluenza di bagnanti nobili, borghesi e plebei”.
Successivamente lo stabilimento passa in mano del signor Attilio Gioffrè. Erano gli anni dello sviluppo economico e delle utilitarie in molte famiglie che ne incentivavano la frequenza. Coloro che invece ancora non avevano fatto il grande passo di acquistare un’auto, avevano la possibilità di utilizzare i pullman (postali) della ditta ATAS del commendatore Stanislao Smurra.
Il commendatore Smurra nel 1948, con la guerra ancora negli occhi, venne incontro anche ai meno abbienti; andata e ritorno da Rossano Centro (lo Scalo non esisteva ancora come nucleo abitativo) con soli 30 lire si poteva andare al mare.
Da un articolo apparso su “Nuova Rossano” nel 1959 si intuisce però che a Sant’Angelo non è tutto rose e fiori; l’unico stabilimento balneare, il Miramare di Gioffrè viene preso d’assalto dai bagnanti che vi giungono con le proprie auto private e con i pullman dell’ATAS. Secondo l’estensore dell’articolo l’amministrazione del tempo aveva la colpa di non aver pensato ad un’azione di sviluppo urbano. Col senno di poi, vedendo Sant’Angelo com’è oggi, pieno di case private, possiamo dire che forse l’amministrazione del tempo non aveva poi tutti i torti.
Successivamente, nel 1966, lo stabilimento passa in mano del signor Murano che lo completa costruendo nei pressi un vezzoso ed elegante albergo. Un trafiletto della Nuova Rossano inserisce la notizia della vendita in questi termini: “Si vende stabilimento balneare in legno completo di attrezzatura tecnico sanitaria. Bar composto da due vani dotato di tavoli, sedie, frigorifero, eccetera con annessa una pista da ballo, sito sulla spiaggia di Rossano".
I più anziani ancora ricordano che quando si andava al mare a Sant’Angelo, nel dopoguerra, si andava da Gioffrè; forse il primo dopo Vincenzo De Angelis che ebbe la prima concessione, ad aver intuito che la balneazione poteva avere un suo tornaconto importante.
Oggi sulle tracce della storia rimane ancora uno stabilimento balneare, che si è adeguato ai tempi ma mantenendo viva la tradizione di un passato lungo 110 anni, di padre in figlio, oggi quella struttura è gestita da Fabio Murano, ultima generazione della famiglia Murano.