2 ore fa:A San Basile inaugurata la Panchina Gialla, simbolo della lotta al bullismo
2 ore fa:Insediato il nuovo consiglio dell'Ordine dei Geologi della Calabria: ecco i nomi
1 ora fa:Ritorna “Spazio Mamma” alla Biblioteca dei Bambini e dei Ragazzi “Carmine De Luca”
3 ore fa:Martilotti chiede al prossimo presidente della Regione il varo del "Piano pesca straordinario"
3 ore fa:Cassano, nuova fase per ArticoloVentuno: massima attenzione ai temi locali
45 minuti fa:Corigliano-Rossano, pensionato denuncia l’INPS: «36 anni di lavoro e pensione decurtata»
4 ore fa:Impresa storica per il Tennis Club San Paolo di Co-Ro: conquista la D2
4 ore fa:Roseto Capo Spulico, al via i lavori nell'Ufficio Postale per il progetto "Polis"
1 ora fa:Avvio anno scolastico a Cariati, Minò: «La sicurezza è la priorità assoluta»
15 minuti fa:Il Duo Claude Hauri e Daniel Moos incanteranno La Città della Musica

Alla scoperta dell'antica leggenda che lega la Valle del Colognati a Sant'Onofrio

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - Una cerva, un gruppo di cacciatori, un uomo nudo e barbuto. La seconda e ultima parte del viaggio di Natalino Stasi nell'antica festa di Sant'Onofrio, nella Sila greca, a Corigliano-Rossano. Questa volta andiamo alla scoperta della leggenda che lega quello straordinario luogo immerso nella Valle del Colognati al Santo protettore dei pastori. Non solo andremo alla riscoperta della tarantella della Sila greca e di un particolare archibugio che anima le feste popolari di questa zona

Natalino Stasi
Autore: Natalino Stasi

Videomaker, classe 1990, orgogliosamente longobucchese. Natalino Stasi è diventato con i suoi video, un appuntamento fisso su youtube. Nelle sue corde ci sono le storie della Calabria che racconta puntualmente attraverso l'obiettivo della sua camera: dalla statale 106 ai mestieri che vanno scomparendo. Un modo per raccontare da un altro punto di vista e in maniera "nuova e alternativa" i lati della nostra regione che spesso vengono dimenticati