12 ore fa:A Caloveto sarà possibile rinnovare l'esenzione ticket. Ecco quando
11 ore fa:Garante dei Disabili, nuovo scontro in Consiglio comunale: ma serve concretezza
10 ore fa:Al Teatro comunale la presentazione del Catasto onciario di Cassano e Doria
13 ore fa:Lungomare unico e Parco Urbano a Insiti, approvato il nuovo piano delle opere pubbliche a Co-Ro
14 ore fa:Tutto pronto a Crosia per la Festa del Rifugiato
11 ore fa:Referendum su lavoro e cittadinanza, Cgil: «Potrebbe cambiare la vita per 4milioni di lavoratori e 2milioni di stranieri»
12 ore fa:Bisogni educativi speciali, in Calabria la scuola sarà ancora più inclusiva
14 ore fa:Ermanno Quintieri è pronto a debuttare nel campionato "Porsche Sprint Challenge Suisse"
10 ore fa:Udicon aiuterà i cittadini nell'uso dell'App "Cup Calabria" per abbattere le liste d'attesa
13 ore fa:Amministrative Cassano, c'è un altro candidato a sindaco: Antonello Avena

Alla scoperta dell'antica leggenda che lega la Valle del Colognati a Sant'Onofrio

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - Una cerva, un gruppo di cacciatori, un uomo nudo e barbuto. La seconda e ultima parte del viaggio di Natalino Stasi nell'antica festa di Sant'Onofrio, nella Sila greca, a Corigliano-Rossano. Questa volta andiamo alla scoperta della leggenda che lega quello straordinario luogo immerso nella Valle del Colognati al Santo protettore dei pastori. Non solo andremo alla riscoperta della tarantella della Sila greca e di un particolare archibugio che anima le feste popolari di questa zona

Natalino Stasi
Autore: Natalino Stasi

Videomaker, classe 1990, orgogliosamente longobucchese. Natalino Stasi è diventato con i suoi video, un appuntamento fisso su youtube. Nelle sue corde ci sono le storie della Calabria che racconta puntualmente attraverso l'obiettivo della sua camera: dalla statale 106 ai mestieri che vanno scomparendo. Un modo per raccontare da un altro punto di vista e in maniera "nuova e alternativa" i lati della nostra regione che spesso vengono dimenticati