9 ore fa:Ultimati i lavori del campo di padel di Cariati nei pressi del centro sociale
10 ore fa:L’alberghiero “K. Wojtyla” di Castrovillari punta sui percorsi altamente formativi
5 ore fa:Stop al numero chiuso a Medicina, al Senato via libera al testo base
1 ora fa:Da Bocchigliero alla conquista dei palchi di tutta Italia: la storia di Nevis e Asya
4 ore fa:La liuteria ionica di Montegiordano trionfa a Pechino con Gran Duo Italiano e Sassone Tartufi
8 ore fa:Nuova sede per il museo di Vaccarizzo Albanese, un autentico scrigno di cultura Arbëreshe
22 ore fa:Corigliano-Rossano, arrestato un 36enne per spaccio di sostanze stupefacenti
3 ore fa:Il vescovo emerito Monsignor Milito in visita alla Comunità Alloggio per anziani "Teniamoci Stretti"
2 ore fa:Campionati regionali prove multiple: 3 titoli per la Corricastrovillari
6 ore fa:Il terremoto e lo tsunami del 1836 che colpì Rossano ma rase al suolo Crosia

Sant'Onofrio, una delle feste pastorali più antiche e misteriose della Calabria ionica

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - È maggio e Corigliano-Rossano da sempre si tinge di tradizioni. Ci sono le escursioni primaverili nel Coriglianeto, c'è la festa della Madonna del Patire che abbraccia da secoli le due comunità coriglianese e rossanese. Poco più in la del Patire, sulle alture della Sila Greca, nella Valle del Colognati, la terza domenica del mese si svolge quella che, probabilmente, rimane la più antica delle celebrazioni religiose pastorali della Calabria ionica. Stiamo parlando della festa di Sant'Onofrio. Una festa mistica, quasi ancestrale che si perde tra miti e leggende ma che conserva intatte tradizioni e identità. I pastori che si ritrovano attorno all'effige del Santo; le preghiere e l'incanto; i giochi e il bastone "e ru maio"; i canti e le litanie. Gli obiettivi di Natalino Stasi sono andati proprio lì, a raccontare questa storia infinita attraverso le parole e i ricordi del decano dei pastori: Ottavio Vallonearanci 

Natalino Stasi
Autore: Natalino Stasi

Videomaker, classe 1990, orgogliosamente longobucchese. Natalino Stasi è diventato con i suoi video, un appuntamento fisso su youtube. Nelle sue corde ci sono le storie della Calabria che racconta puntualmente attraverso l'obiettivo della sua camera: dalla statale 106 ai mestieri che vanno scomparendo. Un modo per raccontare da un altro punto di vista e in maniera "nuova e alternativa" i lati della nostra regione che spesso vengono dimenticati