Se ce lo avessero detto appena un mese fa che non saremmo potuti scendere sul lungomare, in una bella giornata di sole a fare una passeggiata non ci avremmo creduto. Eppure ai tempi del Coronavirus succede anche questo. Evidentemente ci sono così tanti campanelli d'allarme che il Covid-19 possa dilagare in città e nel territorio, tra l'altro senza la possibilità di potersi curare (gli interventi di potenziamento delle strutture sanitarie pare ancora non siano stati avviati), che hanno costretto il primo cittadino di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, ad emanare l'ennesima ordinanza restrittiva: stop al traffico nelle aree del litorale di Corigliano-Rossano da Schiavonea a Sant'Angelo. Dopo la chiusura di tante attività "non necessarie" (che pure rimanevano aperte con il decreto del presidente del Consiglio del Ministri del 9 marzo scorso "io resto a casa") e i controlli serrati da coprifuoco; dopo l'attenta soppressione di tutte le fermate delle autolinee extraurbane ad eccezione della fermata di Corigliano per consentire i controlli dell'esodo proveniente da nord, oggi arriva la stretta al traffico domenicale. L'obiettivo è quello di dissuadere dalla "mini gita" fuori porta che in molti avrebbero voluto fare, anche solo in macchina, lungo la costa. E gli ingredienti per convincere la gente a migrare verso il mare in questi giorni ci sarebbero stati tutti: tanto sole, zero vento, temperature gradevolissime e tanta aria sana. Ma in questo momento non va bene nemmeno quella. Bisogna stare a casa! E' un atto doveroso per salvaguardare la salute di tutti. Certo, i cittadini vanno disciplinati. Quello che si è visto ieri sera su via Provinciale a Corigliano con una fila di auto kilometrica nonostante i divieti avrà anche preoccupato (e indispettito) il primo cittadino che oggi ha emesso l'ordinanza che vieta dalle 15 alle 20 di ogni sabato e dalle 9 alle 20 delle domeniche (finché questo incubo non sarà finito) la circolazioneveicolare a Schiavonea (Via Cristoforo Colombo, via della Libertà, via malta, via Cipro, Via Itaca, via Magellano, via Cefalù, via delle Sirene, via Acireale, via Maratea, via Marsala, via Pisa, via Livorno, via Messina, via Rimini, via Napoli, via Genova, via Gaeta, via Trieste, via Amalfi, via Pola, via Ancona, via Brindisi, via La Spezia, via Catania, via Nizza, via Marsiglia, via Camogli, via Savona, via Da Vinci, via Galilei, via Amaldi, via Torricelli, via Einstein, via Cartesio, via Archimede, via Marconi e via Euclide) a Fabrizio (via Damasco, via Mosca, via Bucarest, via Sofia, via Montreal, via Londra, via Pechino, via Belgrado), contrada Pirro Malena, a Rossano mare (contrada Momena, via Lussemburgo, via Britannia, via Egeo, viale Sant'Angelo, vioa Paul Harris, viale Mediterraneo), contrada Paolopoli, contrada Galderate, contrada Gammicella e tutte le traverse che intercorrono in tutte le suddette vie. Insomma, a Corigliano-Rossano è imposto il modello cinese (quello che ha portato buoni risultati). Manca solo l'esercito che se Stasi avesse avuto a disposizione sicuramente - in questa circostanza - avrebbe utilizzato.
mar.lef.