17 ore fa:Nasce Ethnikitchen, il progetto sulle cucine del mondo accolte presso il Sai di San Basile
15 ore fa:Straface: «Stasi porta avanti la campagna elettorale con i soldi dei cittadini»
13 ore fa:Vaccarizzo Albanese fa un bilancio degli ultimi 10 anni: «25mln di investimenti in identità e servizi»
16 ore fa:Terme Sibarite Spa chiude in utile il bilancio 2023
11 ore fa:Calabria Film Commission a Corigliano-Rossano, Straface: «Faremo della città un set cinematografico»
17 ore fa:Paludi, fratelli Fonsi: «Non c'è qualità senza benessere animale»
12 ore fa:La Vignetta dell'Eco
12 ore fa:Chi ostacola il progresso genererà la desertificazione sociale di questo territorio
15 ore fa:Cimitero Cassano: Papasso preoccupato delle condizioni di alcune aree
13 ore fa:La resilienza delle periferie: «Occorrono servizi e nuove opere altrimenti sarà il baratro»

Sposato, presidente degli infermieri cosentini: “La carenza dei nostri colleghi è drammatica, si corra ai ripari”

1 minuti di lettura

In Italia mancano oltre 53 mila infermieri. In Calabria, rispetto al rapporto con il numero di medici (1:3) il dato è ancora più elevato: 4.024. Almeno la metà, 2000 circa, solo in provincia di Cosenza. “Siamo preoccupati ma, al tempo stesso, indignati per una situazione che definire drammatica è nulla rispetto alla realtà”. Fausto Sposato, presidente dell’Ordine degli infermieri di Cosenza, l’Opi, non usa mezze misure.

“Il dato è clamoroso – scrive Sposato in una nota – considerato che nella nostra regione la percentuale di infermieri rispetto ai medici è di 1:1. Altra cosa è il rapporto infermieri- pazienti che in Europa è 1:6, in Italia 1:12 ed in Calabria 1:18”. Ciò comporta, inevitabilmente, una percentuale altissima, il 20%, di mortalità. Siamo stanchi, esasperati e continuiamo a subire, per di più, aggressioni inqualificabili. Si individuino i responsabili, si chiarisca meglio il profilo professionale tra infermieri, operatori e volontari. Non sempre ciò che appare, poi è. Tutti noi infermieri siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità, laddove si sbaglia. Ma non possiamo più pagare per colpa di un sistema che è al collasso”.

Il presidente dell’Opi parla anche del demansionamento di alcuni colleghi e soprattutto della mancanza di organizzazione da parte del management e della politica. “Occorre garantire la normativa che compara gli orari di lavoro. Spesso la carenza di personale è tamponata con soluzioni che non dovrebbero essere considerate lecite, come quella di non assumerne altro, ma di utilizzare, per risparmiare, quello messo a disposizione da cooperative o con lavoro interinale, cosa che non aiuta né la professionalità del singolo, stressato e sottopagato, né il professionista numericamente insufficiente ad erogare un’assistenza di qualità ed un’assistenza specializzata”, afferma.

Per Sposato “ gli infermieri, con spirito di sacrificio e abnegazione, lavorano da una parte per la professione e, dall’altra, per dare sicurezza ai cittadini. Diventa necessario dunque seguire le linee guida, gli atti aziendali e pensare ad una riorganizzazione capillare ospedaliera. Soltanto in questo modo – la chiosa – la sanità calabrese e cosentina possono riabilitarsi e funzionare. Noi siamo stanchi e chiediamo con urgenza una inversione di tendenza che mortifica la professione e non va incontro alle esigenze, legittime, dei cittadini e dei pazienti”.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.