3 ore fa:Crisi Idrica, Bevacqua e Iaccucci (Pd) a sostegno del sindaco di Rocca Imperiale
1 ora fa:Madeo sul referendum: «Abbiamo il dovere di batterci per un lavoro di qualità»
13 minuti fa:L'ingresso dell'Ospedale di Cariati «sembra un cantiere abbandonato. Lavori fermi da mesi»
2 ore fa:VOLLEY - La 2^ divisione femminile vince il girone e conquista i Play Off Promozione
4 ore fa:Amendolara pronta ad ospitare la Sagra dei Piselli
2 ore fa:«Il borgo marinaro di Schiavonea diventi piattaforma dell'Ittiturismo
4 ore fa:Conclusi i primi moduli sanitari del progetto “Giovani leoni europei 2023”
43 minuti fa:Approvato il bilancio consuntivo e relazionale annuale 2024 dell'Autorità Portuale
1 ora fa:Parco Nazionale della Sila, la Presidente Succurro accoglie il nuovo Commissario Bloise
3 ore fa:Il primo maggio verrà celebrato "il funerale" di Bocchigliero, paese vittima dello spopolamento

Sposato, presidente degli infermieri cosentini: “La carenza dei nostri colleghi è drammatica, si corra ai ripari”

1 minuti di lettura

In Italia mancano oltre 53 mila infermieri. In Calabria, rispetto al rapporto con il numero di medici (1:3) il dato è ancora più elevato: 4.024. Almeno la metà, 2000 circa, solo in provincia di Cosenza. “Siamo preoccupati ma, al tempo stesso, indignati per una situazione che definire drammatica è nulla rispetto alla realtà”. Fausto Sposato, presidente dell’Ordine degli infermieri di Cosenza, l’Opi, non usa mezze misure.

“Il dato è clamoroso – scrive Sposato in una nota – considerato che nella nostra regione la percentuale di infermieri rispetto ai medici è di 1:1. Altra cosa è il rapporto infermieri- pazienti che in Europa è 1:6, in Italia 1:12 ed in Calabria 1:18”. Ciò comporta, inevitabilmente, una percentuale altissima, il 20%, di mortalità. Siamo stanchi, esasperati e continuiamo a subire, per di più, aggressioni inqualificabili. Si individuino i responsabili, si chiarisca meglio il profilo professionale tra infermieri, operatori e volontari. Non sempre ciò che appare, poi è. Tutti noi infermieri siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità, laddove si sbaglia. Ma non possiamo più pagare per colpa di un sistema che è al collasso”.

Il presidente dell’Opi parla anche del demansionamento di alcuni colleghi e soprattutto della mancanza di organizzazione da parte del management e della politica. “Occorre garantire la normativa che compara gli orari di lavoro. Spesso la carenza di personale è tamponata con soluzioni che non dovrebbero essere considerate lecite, come quella di non assumerne altro, ma di utilizzare, per risparmiare, quello messo a disposizione da cooperative o con lavoro interinale, cosa che non aiuta né la professionalità del singolo, stressato e sottopagato, né il professionista numericamente insufficiente ad erogare un’assistenza di qualità ed un’assistenza specializzata”, afferma.

Per Sposato “ gli infermieri, con spirito di sacrificio e abnegazione, lavorano da una parte per la professione e, dall’altra, per dare sicurezza ai cittadini. Diventa necessario dunque seguire le linee guida, gli atti aziendali e pensare ad una riorganizzazione capillare ospedaliera. Soltanto in questo modo – la chiosa – la sanità calabrese e cosentina possono riabilitarsi e funzionare. Noi siamo stanchi e chiediamo con urgenza una inversione di tendenza che mortifica la professione e non va incontro alle esigenze, legittime, dei cittadini e dei pazienti”.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.