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Il purgatorio è finito: la Rossanese è l’Eccellenza

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CORIGLIANO-ROSSANO - Se la sorte ti ha dato in dote di essere innamorato di una città e di una squadra come la Rossanese si avrà sempre la ragionevole certezza che quel tuo amore non sarà mai angustiato dalla monotonia, ma da qualsiasi altra condizione dell’anima - inevitabilmente - sì!

La condizione dell’anima alle 17.27 sotto il cielo di Montalto è di euforia pura. La Rossanese espugna la terra cosentina con un 3-2 al minuto 90 con la garra di una compagine rossoblu in salsa sudamericana: Basualdo eroe di un popolo dal caldo cuore latino. 

La condizione dell’anima è l'attaccamento delle generazioni presenti per questo salto di categoria, infinitamente piccola in confronto ai cento e più anni di storia della più gloriosa squadra di Rossano. 

La condizione dell’anima è la gioia di una dirigenza capitanata dal patron Fabio Abruzzese, gestita da una società che ha sempre fatto le cose per bene, allenata da un giovane vecchio cuore rossoblu come Luca Aloisi.

Infine, la condizione dell’anima è l’attesa e la pazienza di chi il rossoblu ce lo ha nel cuore. L’attesa di una città che aspetta i suoi eroi per festeggiare nella sera rossanese.

Josef Platarota
Autore: Josef Platarota

Nasce nel 1988 a Cariati. Metà calovetese e metà rossanese, consegue la laurea in Storia e Scienze Storiche all’Università della Calabria. Entra nel mondo del giornalismo nel 2010 seguendo la Rossanese e ha un sogno: scrivere della sua promozione in Serie C. Malgrado tutto, ci crede ancora. Ha scritto per Calabria Ora, Il Garantista, Cronache delle Calabrie, Inter-News, Il Gazzettino della Calabria e Il Meridione si è occupato anche di Cronaca e Attualità. Insegna Lettere negli istituti della provincia di Cosenza. Le sue passioni sono la lettura, la storia, la filosofia, il calcio, gli animali e l’Inter. Ha tre idoli: Sankara, Riquelme e Michael Jordan.