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Dopo 21 anni sulle coste di Rossano tornano le Asiadi

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CORIGLIANO-ROSSANO - A distanza di 21 anni dalla prima edizione tenutasi sulle coste di Rossano all'ombra del grande Acquapark Odissea 2000, in città e ancora una volta a Zofara tornano le Asiadi, la kermesse sportiva organizzata e promossa da Associazioni Sportive sociali Italiane. Il Comitato Regionale della Calabria, guidato dal Presidente Giuseppe Melissi, è pronto ad accogliere dal 2 al 5 giugno – dopo due anni di stop forzato – gli oltre 850 atleti provenienti da ogni parte della Regione.

La kermesse multidisciplinare avrà come teatro principale la struttura del Futura Club Itaca-Nausicaa di Corigliano-Rossano. Una location che calza a pennello con l’ampia e varia proposta sportiva dell’evento avendo, al suo interno quattro campi da Padel, una piscina da 50mt e un impianto per il Volley.

L’organizzazione, però, vista la mole di partecipanti, ha affittato anche le principali strutture limitrofe per permettere un più fluido svolgimento delle gare. Ma non saranno certo solo queste le discipline che vedranno coinvolti i partecipanti. Oltre a Padel, Nuoto e Pallavolo, ci saranno anche Fitness, Danza, Indoor Cycling, Basket, Fit&Box, Calcio e Pilates.

Tanti anche i tecnici coinvolti. Più di 25 gli istruttori qualificati saranno a disposizione degli 850 atleti per provare tutte le discipline del panorama offerto alle Asiadi calabre. Tra questi anche il celebre Andrè De La Roche che terrà uno stage di danza.

Lo spettacolo delle Asiadi è assicurato con un sold-out totale dei posti letto avvenuto già a due settimane dal via. Un risultato che, dopo due anni di stop, significa sia la grande voglia della gente di ritornare a ritrovarsi che la bravura del Comitato Calabrese di Asi nel coinvolgere tutto il territorio.
Ed è per questo, che abbiamo intervistato il presidente Giuseppe Melissi per farci raccontare questa edizione 2022.

Com’è stato riprendere ad organizzare un evento così grande dopo due anni di stop? 

“È stato difficilissimo perché abbiamo dovuto ricostruire il movimento che avevamo in precedenza. Abbiamo sempre lavorato, seppur con alti e bassi, ma riproporre un evento di questa portata non è stato facile. Abbiamo lavorato molto sodo e a lungo ma i risultati, per ora, in termini di partecipazione, si sono visti!”.

La storia delle Asiadi è davvero lunga. Che ricordi ha?

“Vi partecipai per la prima volta nel 2012 e porto ancora con me dei bei ricordi. Poi, nel 2015, presi io in mano il coordinamento dell’organizzazione, anno in cui introducemmo diverse novità e incominciammo a pensare l’evento in maniera più strutturata, ingrandendolo”.

Qual è l’obiettivo principale delle Asiadi?

“L’obiettivo principale delle Asiadi, in fondo, non è mai cambiato ed è sempre stato quello di creare aggregazione sportiva e sociale. Cosa che nasce per forza quando metti insieme così tante persone immerse in un clima di sport e divertimento. Ma poi, l’altra caratteristica è che sono totalmente trasversali. Può accadere che bimbi di 10 anni gareggino contro adulti di 70”.

Questo risultato di aggregazione si ottiene con un grande lavoro sul territorio. Territorio che è mutato certamente dopo la pandemia. Come? 

“Certamente ci riconosco una grande capacità di comunicazione volta a tutte le realtà territoriali, anche le più piccole, che prenderanno parte all’evento. Abbiamo voluto raggiungere davvero tutti. Poi è chiaro che in termini di partecipanti per associazione, i numeri si sono ridotti. Una società che due anni fa aveva 100 tesserati, oggi ne ha 50. Ma se, gli anni passati, avevamo alle Asiadi 20 società con 40/50 atleti ciascuna, oggi abbiamo più associazioni”.

“Ci tengo a sottolineare l’impegno del mio staff che non si è mai risparmiato e ASI Nazionale, nelle figure del Presidente Claudio Barbaro e del Direttore Generale Fabio Salerno, per il supporto che non è mai mancato”. 

fonte asinazionale.it

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.