Sanita' sempre più nella bufera in questa nostra piana di
Sibari che attende come una manna dal cielo la realizzazione del nuovo ospedale. Purtroppo a nulla, almeno fin qui, sono serviti gli appelli rivolti al Commissario
Scura ed al presidente della
regione Oliverio, nonché al suo collaboratore in fatto di sanità,
Franco Pacenza, almeno di salvaguardare l’offerta sanitaria attualmente esistente fino a che la nuova struttura non sarà pienamente operante. Invece, giorno dopo giorno, siamo costretti a prendere atto della morte lenta dell’
ospedale spoke Corigliano-Rossano. Una morte lenta fatta di trasferimento di reparti da un ospedale all’altro senza un fine utile per i pazienti, una morte lenta fatta di condizioni assurde in fatto di personale sempre più carente in entrambe le strutture, che di fatto impedisce il pieno funzionamento dei reparti.
SANITA' SEMPRE PIU' NELLA BUFERA NELLA PIANA DI SIBARI
Una morte lenta voluta da una dirigenza che non riesce in alcun modo ad impedire lo sfascio che di fatto sta avvenendo. Perché diciamo tutto ciò, perché, ancora una volta, siamo costretti a registrare denuncie come quella fatta in questi giorni da una delle maggiori organizzazioni sindacali. “La
Cgil medici – si legge in un comunicato di questa importante sigla sindacale - è costretta a denunciare pubblicamente il rischio di chiusura del reparto di Neurologia dello Spoke
Rossano-Corigliano per mancanza di personale medico e impossibilità di garantire la continuità del servizio. Il verificarsi di questa eventualità – secondo la organizzazione sindacale - assommerebbe per questo territorio il danno di un ulteriore perdita di posti letto e la beffa, la presa in giro, perché l’Unità Operativa di Neurologia è l’unica attiva in tutta l’
Asp di Cosenza e perché, secondo i decreti del Commissario ad acta, entro il 2016 presso di essa si doveva avviare l’Unità Stroke, cioè il trattamento urgente dell’ictus evitando il trasferimento presso l’ospedale di Cosenza. In data 24 novembre – spiega più nel dettaglio il comunicato stampa - la Cgil medici ha investito direttamente della problematica il Commissario ad acta per il piano di rientro, chiedendo perché fosse ancora inattuata la programmazione decretata e perché non avesse inteso aderire alla richiesta dell’Asp di Cosenza di autorizzare l’assunzione di neurologi. Non si è ancora ottenuta risposta e ci risulta che la Neurologia dello Spoke di Rossano-Corigliano non è fra le attività da potenziare con le recenti assunzioni di personale sanitario. È lecito ipotizzare – così termina la nota della Cgil medici - una volontà assurdamente penalizzante in assenza di risposte e di fronte a tanta contraddizione nella programmazione sanitaria che riguarda questo territorio”. Riteniamo che la denuncia dell’organizzazione sindacale sia abbastanza chiara di come ormai sia stata decisa la morte lenta dello spoke. Ecco perché è necessario, più che mai, interventi decisi delle due amministrazioni comunali nei confronti di chi sta volendo tutto ciò, a vantaggio di altre realtà territoriali.
FONTE:LA PROVINCIA