È il 15 maggio scorso.
Federica Fontana, 31 anni residente e
Rende, tornava nella sua Calabria dopo un viaggio di lavoro, quando all’improvviso, sul tratto di autostrada all’altezza di
Sala Consilina, rimane vittima di un
incidente. A causa dell’asfalto reso scivoloso dalla pioggia battente, l’auto sulla quale viaggiano Federica e altre tre persone, sua madre, suo padre e sua figlia, perde rovinosamente il controllo. La donna è frastornata e ha bisogno di aiuto, così come i suoi famigliari, ma la giornata particolarmente piovosa e la scarsa visibilità, non solo non l’aiutano, peggiorano la situazione rendendo tutto ancora più pericoloso, per loro e per gli automobilisti in transito. Per fortuna, poco dopo, passa su quel tratto di strada un ragazzo che, resosi conto della situazione, si ferma per prestare soccorso e finisce per dirigere e rallentare il traffico in prossimità dell’incidente in condizioni meteo decisamente avverse, evitando un altro possibile dramma.
UNA COPPIA DI ADULTI CON FIAT 500 L BIANCA HA PRESTATO I PRIMI SOCCORSI
Ma questo giovane non è l’unico angelo di Federica e la sua famiglia. Una manciata di minuti più tardi arrivano anche un uomo sulla cinquantina e una donna che sembra avere una decina di anni di meno. Lui indossa un blue jeans e una t-shirt bordeaux, ha corporatura media e capelli bianchi, lei indossa un maglioncino nero a righe e pantaloni neri, ha capelli castani ed è magra. Giungono a bordo di una Fiat 500L bianca e sono diretti a Rossano, la città cosentina che dal 31 marzo scorso è stata accorpata alla vicina Corigliano Calabro e che quindi ora ricade nel Comune di Corigliano-Rossano. Sono loro che prestano i primi soccorsi e che confortano la famiglia Fontana, almeno fino a quando i quattro malcapitati non sono al sicuro grazie all’arrivo dell’ambulanza e degli operatori sanitari del 118. Ma i momenti sono concitati. Federica e i suoi sono frastornati dal forte spavento e dimenticano di chiedere i nomi o anche un recapito di chi si è preso cura di loro in quei momenti terribili. Così quando la 31enne può tornare a casa e raccontare senza timori la brutta disavventura, il primo pensiero va ai suoi angeli custodi e decide di cercarli per ringraziarli e mostrare la propria gratitudine. Dapprima ci prova con un appello sui social, ma il post, purtroppo, non sortisce alcun effetto. Successivamente l’appello viene rilanciato da numerose testate giornalistiche locali ma fino ad oggi pomeriggio di quegli sconosciuti dal cuore d’oro sembra essersene persa ogni traccia. Federica però non si perde d’animo e insiste, continua a cercarli. Pertanto chiunque si riconosca in questa storia o pensi di aver riconosciuto negli sconosciuti soccorritori un amico, un parente o anche un semplice conoscente, lo faccia presente all’indirizzo di posta elettronica fontanafederica@alice.it o alla nostra redazione. fonte www.francescalagatta.it