ROSSANO – Simet collega l’Italia e l’Europa. L’azienda rossanese leader nei trasporti interregionali, internazionali e gran turismo, da qualche tempo ha attivato una nuova linea, in partenza da Crotone e diretta al nord. A Stanislao Smurra, consigliere di amministrazione, primogenito del presidente Gerardo Smurra, abbiamo chiesto come si sono evoluti i servizi sulla zona jonica negli ultimi 10 anni ed i motivi dell’attivazione di questa nuova corsa. «Non è cambiato molto in questi anni, in termini di mobilità. Soprattutto in questo territorio. Ed è proprio per tentare di colmare un gap infrastrutturale storico tra i più odiosi del Sud Italia che, coerenti con la nostra mission aziendale, abbiamo investito energie e risorse nella progettazione di nuove occasioni di collegamento dalle due province di Crotone e di Cosenza per ulteriori destinazioni nel centro e nord del Paese. È così del resto che, da oltre 70 anni ormai di attività, concepiamo l’ascolto ed il dialogo con la nostra clientela ed è così che viviamo la crescita aziendale nel mercato. In questa cornice va letto il recente potenziamento della nostra rete su questo vasto territorio della provincia di Cosenza, dal Pollino al Basso Jonio e dal crotonese. Più corse quotidiane, più veloci e più dirette con Roma, il Piemonte, l’Emilia Romagna, la Toscana e la Liguria. Da Cariati, così come dall’area urbana Corigliano-Rossano, oltre alle altre numerose località di destinazione, adesso si potrà raggiungere anche Asti. E dalla Città di Pitagora, che rappresenta l’ultima frontiera delle nostre autolinee, si possono raggiungere ogni giorno le città di Ferrara, Padova, Vicenza, Verona, Brescia, Alessandria, Asti, Torino, Firenze, Pisa e Genova. Abbiamo insomma investito ulteriormente sul diritto alla mobilità di questa parte della Calabria». Quali le prospettive per il futuro della sua azienda in un momento storico in cui la concorrenza inizia ad essere spietata? «Il rispetto della concorrenza è stata e resta il pane quotidiano della Simet. Al di fuori di ogni forma di sovvenzione pubblica, continuiamo a confrontarci solo ed esclusivamente sul mercato, con le sue regole e, quindi, con i suoi stimoli continui. Non crediamo vi sia una concorrenza di per se’ “spietata”. Quando c’è concorrenza, e le regole vengono rispettate, ogni iniziativa, progetto e sperimentazione ha diritto di essere portato avanti e rispettato da tutti. Bisogna soltanto saper concorrere. Altra cosa, invece, è la concorrenza sleale, ma in tal caso siamo al di fuori della concorrenza e del mercato ed allora il discorso cambia. Con questo approccio imprenditoriale, che è quello al quale non rinunciamo in nessun momento, facciamo dell’ottimismo e dell’ambizione costante alla crescita aziendale la bussola di viaggio e di lavoro quotidiano che condividiamo con tutto il nostro staff e nelle nostre agenzie in tutt’Italia».
l. l.