10 ore fa:Co-Ro, domenica torna il "Popcorn Village": secondo appuntamento al Parco Fabiana Luzzi
12 ore fa:Sanità di prossimità, Graziano: «Guardiamo ai pazienti non solo ai numeri»
15 ore fa:Cariati si congratula col suo campione Antonio Fuoco per il debutto in Formula 1
14 ore fa:Pronti a scoprire le grotte basiliane e rupestri dell’entroterra jonico-silano
14 ore fa:Rossanese, serve una scossa. Sifonetti: «Delusi noi per primi. Ora testa bassa e lavoro»
11 ore fa:Tarsia accoglie il Caposcorta di Borsellino, incontrerà studenti e cittadini
11 ore fa:L’autunno montano in Calabria, tra il foliage della Sila e i sapori autentici del Pollino
12 ore fa:Sibari in fermento per la Festa del Mare
13 ore fa:Chiude per lavori l'Ufficio Postale di Mirto. Il servizio sarà comunque garantito, ecco come
13 ore fa:L’aeroporto di Sibari non è un chiurito

Slow Food Italia, Pascale: "Preserviamo la biodiversità"

1 minuti di lettura
di GAETANO PASCALE* L’agroalimentare in Italia gode attualmente di un’attenzione mediatica, sociale e politica molto più rilevante rispetto al passato, merito anche di una qualità delle produzioni che ci viene riconosciuta in tutto il mondo. Tuttavia viene sottolineato poco che il punto di forza del nostro agroalimentare è dovuto principalmente alla grande varietà di prodotti esistenti nel nostro Paese. Ancora meno viene riconosciuto il ruolo decisivo svolto da piccoli produttori, agricoltori, artigiani e allevatori nel preservare la biodiversità e che beneficiano troppo poco, dal punto di vista economico, rispetto a trasformatori, distributori e commercianti, dell’appeal del nostro agroalimentare. Perciò se vogliamo che questo settore conservi il prestigio e diventi trainante dal punto di vista sociale ed economico bisogna lavorare affinché il quadro normativo, la ricerca scientifica, la divulgazione tecnica e la riconoscibilità commerciale siano di maggiore supporto a questo mondo della produzione. Troppo spesso infatti non si tiene conto delle esigenze specifiche degli agricoltori e sono relegati al ruolo di fornitori di materie prime per le industrie alimentari. Invece ritengo che sia giunto il momento in cui l’agricoltura di piccola scala sia un po’ più artefice del proprio destino, indicando e non subendo le innovazioni tecniche e scientifiche necessarie, adeguando una legislazione che la vede troppo penalizzata sul fronte dell’accesso al mercato. Insomma è fondamentale creare un sistema produttivo capace di essere identitario più che competitivo. Proprio sotto il profilo delle identità, si creerebbero importanti opportunità per il nostro Mezzogiorno, che può attingere a un serbatoio notevole di biodiversità e tipicità, grazie alle quali potrebbe innescare la propria riscossa, facendo leva, forse per la prima volta, sulle vocazioni naturali dei territori. Ovviamente questo modello resta in piedi se i territori vengono preservati attraverso politiche di tutela ambientale serie e rigorose, se invece prevale il degrado o si cede alla colonizzazione delle multinazionali dell’energia fossile e non, diventa l’ennesima chimera. *Presidente di Slow Food Italia
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.