Non è un sopralluogo, è semplicemente un essere presenti per capire ciò che viene fatto, ascoltare le necessità per riportarle al centro, a Roma, per cercare di migliorare quello che dev’essere migliorato nell’emergenza». Così il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, parlando con i giornalisti davanti l’ospedale “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro dove si è svolta la prima tappa della sua visita Calabria. L’ospedale “Pugliese” Ciaccio di Catanzaro, è stato individuato dalla Regione come hub di riferimento per l’emergenza: ad accompagnare il viceministro, il commissario ad acta della Sanità calabrese, Saverio Cotticelli, e il commissario dell’azienda ospedaliera catanzarese, Giuseppe Zuccatelli. Successivamente Sileri si recherà nella sede della “Cittadella” a Germaneto di Catanzaro per una serie di incontri con i vertici istituzionali della Regione.
PRIORITÀ A TAMPONI E DISPOSITIVI «La mia visita è proprio per ascoltare direttamente quelle che sono le necessità», ha aggiunto Sileri. «Ora vengono pubblicate on line le forniture, le carenze che ci sono state in tutt’Italia, non solo in Calabria. È chiaro che la gran parte del materiale è stato dirottato al Nord, dove, a differenza del Centro-Sud, c’è stata un’ondata spaventosa e quindi capite come la necessità lì sia davvero immediata. Certamente – ha sostenuto poi il viceministro – le cose più importanti nell’immediato devono essere anzitutto i tamponi: l’ondata nel Centro-Sud non è avvenuta come nel Nord, questo grazie alle misure di contenimento e di distanza che non hanno consentito la diffusione, ma qui credo che nell’immediato servano dispositivi per proteggere coloro che lavorano, soprattutto a livello sanitario, e tamponi per verificare i contagi, e poi è chiaro che servono i respiratori e il tutto il resto. Nell’immediatezza, comunque, proteggere gli operatori e i lavoratori sia essenziale».
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