Sui cantieri della SS106 arriva l'Esercito
Con l'operazione denominata "Strade Sicure" l'intento dello Stato è far sentire la propria presenza mettendo in campo personale, mezzi e risorse, ed attuando azioni di contrasto ad ogni forma di microcriminalità.
ROSETO CAPO SPULICO - Lo Stato, per una maggiore sicurezza sui cantieri della Roseto Capo Spulico-Sibari, ha deciso di mettere in campo l'esercito con l'operazione denominata "Strade Sicure". L'intendo è far sentire la propria presenza mettendo in campo personale, mezzi e risorse, ed attuando azioni forti ed incisive in modo da contrastare ogni forma di microcriminalità.
Le azioni di controllo sull'intera area occupata dai lavori sono stati avviati dal Prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, dall'ex Questore Michele Maria Spina e dal sostituto Roberto Cannizzaro, unitamente ai vertici di tutte le forze dell'ordine.
A rivolgersi allo Stato, chiedendo un aiuto rapido e concreto, è stato anche il Vescovo di Cassano Jonio Francesco Savino, il quale rivolgendo ai malfattori li ha invitati a pentirsi, altrimenti unica via per loro è la scomunica.
Si tratta, inoltre, di proteggere il gruppo edile Webuild Sirjo Sepa che nei suoi cantieri attivi nell'Alto Jonio Cosentino sta utilizzando manodopera locale, dando in tal modo uno slancio all'economia locale. Da quando è presente quest'azienda edile la dissoccupazione si è abbassata notevolmente. Proprio per questo motivo anche i cittadini sono chiamati in causa, affinché, nel limite delle loro possibilità, contribuiscano alla protezione.