5 ore fa:Greco (IV) al convegno della Fondazione Bellisario: «Le donne del Sud costruiscono dal basso»
1 ora fa:Valorizzare il patrimonio culturale arbëresh, a San Cosmo al via il "Percorso Serembiano"
2 ore fa:Il 7 dicembre il duo Zuccarelli-Marcone in concerto per "La città della Musica"
4 ore fa:Trebisacce annuncia la nascita del 3Beecomics – Festival della letteratura disegnata
14 minuti fa:Amarelli conquista Firenze: un'intera vetrina dedicata a due passi dal Duomo
2 ore fa:Ospedale di Cariati, Laghi in difesa dei lavoratori senza stipendio: «Servono risposte e chiarezza»
3 ore fa:Crescita e innovazione all'Unical: NTT DATA punta ancora su Rende
44 minuti fa:VOLLEY - La Pallavolo Rossano Asd torna in campo a Castrovillari contro la Gts Avolio Nova
1 ora fa:Insiti, dopo l'inchiesta sul Parco urbano scoppia la bagarre politica. E FdI rispolvera la questione PSA
3 ore fa:Contrada-Foggia, strade impercorribili e disagi senza fine

Consorzio Olio Igp Calabria: «come difendersi dalle frodi in campo oleario»

1 minuti di lettura

CALABRIA - Il Consorzio dell'Olio Igp di Calabria, da tempo, osserva con attenzione tutto ciò che sta accadendo per le frodi in campo oleario. «Il nostro compito, oltre alla promozione, è anche quello di difendere, aggiornare, salvaguardare ed indicare soluzioni per i produttori ma anche per i cittadini consumatori».

È quanto riferisce il presidente Massimino Magliocchi, che aggiunge: «può il consumatore finale riconoscere e difendersi dalle frodi, soprattutto in campo oleario? Probabilmente no, ecco perché serve anche l'aiuto del Consorzio».

«Partendo da una premessa importante: l'olio di oliva è molto controllato e quindi con un grado di sicurezza in più rispetto ad altre mercanzie. Cosa fare allora? I prezzi molto bassi degli extravergini non sono un sinonimo obbligato di truffa come sovente si crede. Dipende molto dalla filiera produttiva. Nei volantini pubblicitari dei supermercati - spiega Magliocchi - c'è quasi sempre una bottiglia d'extravergine a prezzo estremamente basso. Questo modo di vendere oltre che mettere in difficoltà i produttori induce sempre di più il consumatore a non acquistare extravergini che hanno un prezzo superiore».

«Da qui, attenzione alla deodorazione, ad esempio. Si tratta della fase finale della raffinazione degli oli e consiste nell'eliminare idrocarburi insaturi, aldeidi e chetoni, responsabili di difetti organolettici. Viene fatta sotto vuoto, ad alta temperatura e in corrente di vapore, a volte in azoto. Ed è impossibile per il consumatore finale scoprire se il suo extravergine è stato miscelato con un deodorato».

«E poi la miscelazione di oli di semi con oli extravergine. Molti credono che per scoprire se c'è olio di semi sia sufficiente raffreddarlo: non c'è alcun fondamento scientifico in ciò - afferma il presidente - Da non sottovalutare, neppure, la colorazione e la falsificazione dell'origine, cioè vendere per italiano un olio che non lo è. Se non si fanno analisi chimiche mirate non si può capire la differenza».

«Infine, ma non per ultimo, l'uso di enzimi in frantoio. Ci riferiamo a quelli chimici, come si legge spesso nell'ottimo approfondimento di "Teatro naturale" che favoriscono la liberazione dell'olio agendo sulla pectina e sulle pareti delle membrane cellulari che lo contengono. Questi prodotti, anche se migliorano la qualità dell'olio, non creano danni o problemi, vengono usati in molti altri alimentari quali per esempio il vino, sono vietati perché il regolamento comunitario prevede che l'olio vergine di oliva sia ottenuto direttamente dalle olive e unicamente con procedimenti meccanici, al fine di mantenere quel concetto di naturalità, di puro succo di oliva: si possono utilizzare solamente quando il prodotto finale è un olio non commestibile. In questo caso, non è davvero possibile scoprire la frode, non solo per il consumatore finale» conclude Massimino Magliocchi.

Luigia Marra
Autore: Luigia Marra

Mi sono diplomata al Liceo Classico San Nilo di Rossano, conseguo la laurea in Lettere e Beni Culturali e successivamente la magistrale in Filologia Moderna presso Università della Calabria. Amo ascoltare ed osservare attentamente la realtà di tutti i giorni. Molto caotica e confusionaria, ma ricca di storie, avvenimenti e notizie che meritano di essere raccontate.