Sibari-Corigliano-Rossano, la vera sfida sarà avere la Valutazione d'impatto ambientale entro aprile 2024
Settimane intense per i progettisti di Anas che stanno ultimando le procedure del Piano di fattibilità tecnico-economico. Senza intoppi entro la primavera 2024 la gara per l'appalto integrato: poi progetto esecutivo e lavori
CORIGLIANO-ROSSANO - Entro la primavera 2024 sarà mandato in gara l’appalto integrato della nuova statale 106 Sibari-Corigliano-Rossano. Nelle ultime settimane, infatti, dopo l’ok alla deroga al dibattito pubblico avanzata dai comuni e quindi dalla Provincia di Cosenza e dalla Regione Calabria, i progettisti di Anas si sono messi a lavoro su due fronti importanti del Piano di fattibilità tecnico-economico (che in base alle nuove regole del codice degli appalti è l’ultimo step propedeutico al progetto esecutivo): il primo, recepire le prescrizioni del Consiglio superiore dei lavori pubblici e adeguare il progetto; il secondo, preparare le procedure per la Valutazione di impatto ambientale che dovrà rilasciare il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica.
Ed è proprio sulla procedura Via che stanno in bilico tutti i tempi, sia quelli della progettazione che della realizzazione stessa dell’opera. L’obiettivo è quello di arrivare ad aprile/maggio del prossimo anno con la valutazione di impatto ambientale già acquisita così da poter procedere subito alle procedure di gara.
Sarà un appalto integrato. Pertanto saranno messi a bando non solo i lavori dei due lotti di cui si comporrà il tracciato di 28km ma anche il progetto esecutivo. Quindi, la società che si aggiudicherà la gara dovrà definire anche il dettaglio del progetto che sarà già corredato del computo economico definitivo in fase di elaborazione. Questo consentirà, ovviamente, di avere tempi più celeri sulla realizzazione della nuova e attesa nuova strada di collegamento a sud di Sibari.
A proposito di economie. Da quanto trapela, il costo della nuova strada compresa tra l’innesto con la Statale 534 e il torrente Coserie, al netto di ulteriori e scongiurabili rialzi dei costi delle materie prime, dovrebbe aggirarsi attorno ai 900 milioni di euro. Dunque, in linea con le previsioni già descritte nell’elaborato presentato al consiglio superiore dei lavori pubblici. Le risorse maggiori serviranno per la realizzazione del viadotto urbano in bypass a Corigliano scalo dove, oltre al piano stradale, dovranno essere realizzate tutte le opere sottostanti e per la galleria artificiale che servirà all’altro bypass, quello di Rossano. Due infrastrutture titaniche, una che dovrà gravitare in aria senza farsi vedere, l’altra che – al contrario – dovrà attraversare le viscere della terra passando addirittura sotto un torrente e in un territorio ad alto rischio idrogeologico.