«Entrata in esercizio entro ottobre 2024». Il programma operativo della Regione conferma i "tempi" del nuovo ospedale di Insiti
Fra un anno prevista la copertura dell'85% dei costi totali del'opera; a settembre 2024 collaudo, fornitura e allestimento degli apparecchi medicali; a ottobre 2024 il trasferimento del personale e l'apertura. Resta però il nodo dei sottoservizi

CORIGLIANO-ROSSANO - La Regione conferma il cronoprogramma per la realizzazione e messa in esercizio del nuovo ospedale della Sibaritide. Il Programma operativo 2022-25 approvato nei giorni scorsi dalla struttura commissariale guidata dal governatore Roberto Occhiuto scatta la “fotografia” dello stato di avanzamento dei tre nuovi presidi sanitari calabresi (Corigliano-Rossano, Vibo Valentia e Palmi).
Dunque, per l'ufficio del commissario posto all'ultimo piano della cittadella di Catanzaro non ci sono problemi e questioni che tengano: si andrà avanti, spediti verso la realizzazione e funzionalizzazione dei nuovi nosocomi, nonostante gli incidenti di percorso capitati nei travagliati 15 anni di gestazione delle strutture.
E questo vale anche per il nuovo ospedale di località Insiti che, non solo è quello in stato di avanzamento più importante, ma sarà quello che avrà tempi ancora più ristretti rispetto agli altri due in fase di realizzazione.
Riguardo al grande cantiere ospedaliero di Corigliano-Rossano, il cronoprogramma inserito nel Programma operativo prevede l'avanzamento della spesa per i lavori nella realizzazione del 25% entro dicembre di quest'anno e l'85% entro dicembre 2023. Entro settembre 2024, invece, dovrebbe essere completata l'intera opera (esterna ed interna) con l'allestimento tecnologico e logistico dell'ospedale e il 100% dell'investimento messo a terra. Per il mese successivo (ottobre 2024), poi, il trasferimento del personale e - quindi - l'apertura del nuovo nosocomio della Sibaritide.
Tempi ottimistici? Non lo sappiamo. E' certo che sul cantiere di località Insiti i lavori continuano a ritmi serrati ed entro fine dicembre, massimo primi quindici giorni del 2023, dovrebbe essere completato l'intero scheletrato di quello che sarà il nuovo ospedale dello Jonio. Poi ci sarà da risolvere - e ancora non se ne vede l'orizzonte - i problemi relativi ai sottoservizi. A Insiti, infatti, mancano ancora l'acqua, la fognatura, il metano e le utenze elettriche e dati. Il sindaco Stasi nelle settimane scorse aveva ribadito che questo sarebbe un "non problema" mentre la Regione per le vie ufficiali non si è espressa a riguardo. E' un enigma grandissimo che a quanto pare - considerato il contenuto del Programma operativo 2022-2025 - sarà superato. In che modo, però, nessuno lo sa.