Covid, cassieri e commessi in prima linea ma senza vaccino
Con il “proletario” AstraZeneca si stanno immunizzando le categorie meno fragili ma più esposte al contatto. Perché non prevedere la somministrazione prioritaria anche per chi lavora quotidianamente col pubblico?

CORIGLIANO-ROSSANO – Giusto vaccinare i dipendenti comunali, giustissimo vaccinare i volontari ma probabilmente sarebbe altrettanto essenziale rendere immuni dal Covid anche altre categorie ad alto rischio che da più di un anno, ormai, vivono a contatto diretto con il pubblico e con il virus. Stiamo parlando dei commessi e dei cassieri: donne e uomini che da marzo scorso continuano a lavorare come formiche tra gli scaffali dei supermercati e dei negozi, dietro le casse a contatto diretto con il pubblico. Con migliaia di persone.
Molti di loro giovani che altrimenti non avrebbero di che vivere, fanno il loro mestiere con il sorriso e, spesso, beffando il destino. Anche perché, se leggende metropolitane che circolano ultimamente fossero vere, quelle cioè di persone incoscienti, positive e asintomatiche che girerebbero indisturbate anche tra gli utenti delle attività commerciali, questi operatori sarebbero ad alto rischio.
Chi pensa a loro? Nel solo territorio di Corigliano-Rossano le persone che lavorano come cassieri o commessi sono circa un migliaio. Perché non si prevede anche per questi lavoratori una campagna di vaccinazione a tappeto? Così come è stato fatto per docenti, dipendenti comunali ed alcune associazioni di volontariato particolarmente esposte?
Si potrebbe utilizzare il vaccino “proletario” – come lo ha definito sinteticamente Antonello Venditti – AstraZeneca di cui si hanno più dosi e non è indicato per le persone più vulnerabili. Ma che, invece, andrebbe benissimo per le fasce più giovani.
È questa anche la proposta che in queste ore avrebbe avanzato il consigliere comunale di maggioranza Domenico Rotondo, che ha chiesto al primo cittadino di prevedere un’azione di vaccinazione a tappeto soprattutto tra i supermercati e i negozi di generi alimentari della città.