Da Vaccarizzo Albanese il primo birrificio agricolo di Calabria e del sud Italia: la storia di Natale e Pierluigi Godino
Nel 2019 l’azienda di famiglia prende nuova vita e dopo aver prodotto per anni olio di oliva si trasforma in un birrificio
VACCARIZZO ALB. - Vaccarizzo Albanese, poco più di mille abitanti, a 448 metri di altitudine, un piccolo borgo arbëreshë. Una cornice autentica, evocativa e che affaccia sul mar Jonio con alle spalle i maestosi monti della Sila capace di dare anima alla passione di due giovani, due fratelli, Natale e Pierluigi Godino, due figli di Calabria.
Ad un certo punto della loro vita si ritrovano tra le mani l’azienda di famiglia che dal 2009 produce olio di oliva di alta qualità ma a loro non basta, sentono di poter fare e dare di più. A Natale e a Pierluigi piace la birra, la più antica bevanda prodotta dall’uomo, la più consumata dagli italiani durante il lockdown.
Natale si ritrova a seguire un corso da sommelier e, quasi come se il destino ci mettesse la sua, durante la prima lezione, stranamente, si parla proprio della birra.
Torna a casa, incrocia lo sguardo del fratello ed è lì che capiscono la strada da seguire. E’ il momento di lanciare la loro idea. Una scommessa all’inizio. Una dose di coraggio eccezionale ma con altrettanta lungimiranza imprenditoriale.
L’azienda di famiglia prende nuova vita e si trasforma in un birrificio. Dalla coltivazione della terra all’imbottigliamento, fanno tutto loro, la dedizione è massima. Anima e cuore, racchiuse in quelle bollicine color oro che dal fondo del calice risalgono con orgoglio e veemenza.
La loro birra pone le basi per la prima filiera agricola della Calabria e del sud Italia. Dalle colline cosentine circondate dai monti silani al brindisi dei calabresi e non solo. In tutta Italia arriva la freschezza, la qualità, la mirësia, come direbbero gli arbëreshë, di Calabria.
Una birra salutare, biologica, che nasce direttamente dalla terra, dall’orzo coltivato e trasformato con le mani e i sacrifici di Natale e Pierluigi, capace di rinfrescare e dissetare.
In un semplice sorso ci sono i sapori della Calabria e la resilienza di chi è rimasto. Di chi a quella terra ci ha creduto e non l’ha abbandonata. Ma anche di chi si è fidato della riconoscenza che non ha tardato ad arrivare.