Scontro politico, nuova grana per l’esecutivo regionale. Questa volta a creare non pochi imbarazzi nei piani alti della Cittadella la norma che regolamenta le concessioni demaniali alle imprese balneari. Una norma varata pochi giorni addietro dalla giunta regionale e ritirata in gran fretta dallo stesso governatore. Si tratta della proposta di legge approvata con delibera n.138 del 7 aprile scorso dall’esecutivo. Che avrebbe modificato le modalità con cui vengono rilasciate le concessioni agli stabilimenti lungo le coste calabresi. Un provvedimento appunto ritirato oggi dalla stessa mano politica che l’aveva licenziato. E se per la maggioranza questa decisione è frutto di maggiori «approfondimenti» c’è chi dall’opposizione - come Fausto Orsomarso – lo considera l’ennesimo scivolone dimostrato dalla giunta.
E' SCONTRO, AIETA: «UTILE PER APPROFONDIRE IL TEMA»
A difendere la decisione il consigliere regionale Giuseppe Aieta. «La proposta di legge della giunta regionale numero 229/10, approvata con delibera 138 del 07 aprile 2017, relativa alle imprese balneari da un lato sblocca positivamente l’attività concessoria. Qualora non venga approvato il piano comunale della spiaggia da parte dei Comuni. Dall’altro però introduce alcuni elementi che devono essere meglio approfonditi. Pertanto, d'intesa con l'assessore alla pianificazione e urbanistica Franco Rossi, il presidente della giunta regionale, Mario Oliverio, ha deciso di ritirare la delibera. Rinviando a nuovo esame nell'interesse esclusivo della Calabria e dell'offerta turistica». «È intenzione del presidente Oliverio – ha aggiunto Aieta – tutelare e rafforzare il ruolo delle imprese balneari. Proprio per il virtuoso esempio di qualità dell'offerta turistica che rappresentano. È per questo motivo che il presidente ha già convocato per i prossimi giorni le categorie dei balneari».
ORSOMARSO: «RITIRO DOPO NOSTRO INTERVENTO»
«Dopo il nostro intervento Oliverio ha ritirato la legge» «Il maldestro tentativo di tale Massimo Nucera, responsabile di Cna balneatori (circa 4 iscritti) di difendere il disegno di legge regionale n. 229, si è rivelato fallimentare». È quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale Fausto Orsomarso. «Il governatore Oliverio – si legge ancora nella nota - infatti, ha deciso, a seguito del nostro pronto intervento, di ritirare la delibera. Per approfondire la delicata questione con i diretti interessati, cioè gli imprenditori balneari. A questo punto non so a nome di quanti e di chi abbia parlato Massimo Nucera». Secondo Orsomarso, «come accaduto anche sulla sanità, la giunta Oliverio procede per approssimazione. Navigando a vista e varando procedimenti di legge senza approfondirne i contenuti». «Solo chi è cieco – sostiene Orsomarso - non vede purtroppo la grave fase di stallo. Determinata dalla guida regionale del centrosinistra calabrese. Aeroporti chiusi, turismo senza guida, sblocco del turnover in sanità bloccato da faide interne. Nonché leggi e bandi presentati e prontamente ritirati, agricoltura al collasso. Per come denunciato non solo da noi ma anche da Coldiretti.
CONVOCATA CONFERENZA URGENTE DEI CAPIGRUPPO
Un fallimento totale che va assolutamente frenato prima del collasso». «Per questo chiederò al presidente Irto – conclude il consigliere regionale - insieme agli altri colleghi di minoranza, di convocare una conferenza urgente dei capigruppo. Per ristabilire il valore della funzione legislativa e di controllo del consiglio regionale nella sua interezza. E per provare a frenare insieme, maggioranza e minoranza, questa azione approssimativa del governo regionale. Che lede la dignità dell'intero consiglio e della Calabria».
Fonte: Corriere della Calabria