«Dopo l’eccezionale mareggiata splende un sole rassicurante, ma non si può dimenticare lo scenario che ha lasciato non solo sgomenti, ma feriti nel profondo per i danni subiti. E ancora di più ferisce lo stato di abbandono con nessun intervento significativo da parte della grande “città territoriale”». Queste sono le dichiarazioni di Salvatore Martilotti, presidente del Comitato Pescatori Calabria. Lo stesso ricorda quanto non sia agerato dire che tanti cittadini e piccoli pescatori di Schiavonea sono diventati il simbolo della delusione di una fusione mai decollata, per quelle che, malgrado tutto, sono ancora le ambizioni di riscatto di un territorio spogliato e depredato. «Qui, nella zona marina, tutti i “fusionisti” sognavamo di contribuire ad aprire un nuovo corso di sviluppo e occupazione per il nostro territorio fatto di nuove opportunità, in particolare, per i giovani. Ma, purtroppo, fino ad oggi non siamo andati in questa direzione». In questo contesto Schiavonea è una delle identità più significative della nuova “Città territoriale”, e con il mare, il porto, la spiaggia e la fascia costiera, ma anche il Santuario della Madonna Nera, il borgo marinaro, il quadrato Compagna e i suoi pescatori e gli operatori dell’economia ittica, avrebbe potuto e potrebbe ancora rappresentare uno dei motori dell’economia del nostro territorio per contribuire a creare sviluppo e occupazione. Martilotti lancia l’allarme: «A Schiavonea, oggi, si tocca quasi con mano la profonda delusione di gran parte dei marinari. La nostra è una realtà che vive di mare e spesso “gli umori sono dovuti anche ai cambiamenti climatici” e così, dopo l’eccezionale mareggiata, nessuno mai poteva immaginare una tale disattenzione. E poi che dire anche per i mancati interventi a sostegno dell’economia locale, al carente decoro urbano e alla mancanza di servizi ai cittadini? Insomma, al momento, - continua Salvatore Martilotti - con tutta la buona volontà, non possiamo che registrare solo delusione per le continue emergenze nella “comunità marinara”. Poi a parlare di futuro c’è sempre tempo, magari lo si farà nella prossima campagna elettorale». Il presidente del Comitato Pescatori Calabria conclude: «Con molto pragmatismo il Comune di Corigliano-Rossano dia un segnale concreto risolvendo le due questioni più urgenti e non più rinviabili: Il mercatino ittico al consumo e la sistemazione della flottiglia artigianale sulla spiaggia antistante il borgo marinaro. Noi – conclude Salvatore Martilotti - continueremo a sostenere questi lavoratori del mare laboriosi, intraprendenti e, soprattutto, rispettosi dei valori che da sempre appartengono alla nostra Comunità costiera per assicurare la continuazione di un lavoro decente in armonia con lo sviluppo sostenibile della pesca».