Incarico conferito oggi a un esperto di informatica forense: indagato per omicidio stradale un 35enne di Mandatoriccio. E’ la quarta “croce” sulla SS 106 nel 2020
La
Procura di Castrovillari vuole vederci chiaro sul
tragico incidente costato la vita,
domenica 14 giugno 2020, a
Mandatoriccio (Cosenza), a
Giacomo Capalbo, ennesima “croce” - la quarta dall’inizio dell’anno - sulla
Statale 106 Jonica: la vittima, che risiedeva a
Torretta di Crucoli (Crotone), dove gestiva il
supermercato di famiglia, aveva
appena 36 anni. Il
Pubblico Ministero titolare del fascicolo per
omicidio stradale, la dott.ssa
Valentina Draetta, dopo aver iscritto nel
registro degli indagati l’
automobilista che ha investito il centauro,
D. M.,
35 anni, di
Mandaroriccio, ha ritenuto di disporre un
accertamento tecnico non ripetibile sui
telefoni cellulari in uso allo stesso e alla vittima per verificare se il
conducente della vettura, nell’effettuare la
manovra fatale, possa essersi
distratto perché impegnato a
parlare o a
“smanettare” sullo
smartphone: è invece altamente improbabile che il motociclista stesse utilizzando il telefonino. Il trentacinquenne, infatti, che proveniva con la sua
vettura, con a bordo anche
la moglie e le due figliolette, dalla
direzione opposta della Statale 106 rispetto a quella della
Hornet 600 di Capalbo, ha
svoltato a sinistra per entrare in una
proprietà privata di parenti, peraltro un un tratto
con linea continua,
tagliando praticamente la strada al motociclista che procedeva sulla sua corsia di marcia e che, in seguito al tremendo impatto, è stato
sbalzato dalla moto ed è rovinato sull’asfalto, decedendo sul colpo. L’
incarico per realizzare la perizia è stato conferito quest’oggi,
giovedì 18 giugno 2020, negli uffici della Procura presso
Tribunale di Castrovillari, al
perito informatico cosentino esperto in indagini digitali
Luca Avino.
I CONGIUNTI DELLA VITTIMA SI SONO AFFIDATI A UNA SOCIETA' SPECIALIZZATA NEL RISARCIMENTO DANNI
Il giovane, i cui
funerali sono stati celebrati mercoledì pomeriggio nella
chiesa della parrocchia Madre della Chiesa, a
Torretta di Crucoli, lascia in un dolore immenso la
mamma Antonietta, il papà
Gennaro, il fratello
Alfonso, la
sorella Giusy, l’amato
nipotino Andrea di soli dieci mesi e gli anziani
nonni Filomena, Giacomo e Giuseppina.
I suoi congiunti,
per fare piena luce sulle cause e le responsabilità del sinistro, per essere assistiti e per ottenere giustizia, attraverso il consulente personale dott.
Giuseppe Cilidonio, si sono affidati a
Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini. E in tal senso i primi atti della Procura vanno sicuramente nella direzione giusta. “
Quanto accaduto domenica scorsa ha distrutto una famiglia e sconvolto un intero territorio. Non è la prima volta. Non sarà l’ultima - scrive in una nota l’
Associazione Basta Vittime sulla Strada Statale 106 -
È necessario continuare a denunciare lo stato comatoso in cui versa la SS 106 “Jonica” in Calabria. Così come è importante fare piena luce su quanto è accaduto, perché verità e giustizia sono armi che la nostra Associazione non esiterà a usare anche per far comprendere alla politica quanto è inadatta e profondamente ingiusta la condizione di migliaia di cittadini calabresi costretti a vivere ogni giorno tra i pericoli della famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria”.