15 ore fa:Foreste vetuste del Pollino e sviluppo eco-sostenibile
58 minuti fa:Oltre Sybaris: la Sibaritide torna protagonista a Paestum con una ricerca sui tumuli di Thurii
14 ore fa:Scutellà (M5S): «Meloni e Salvini smettano di vendere fumo ai cittadini»
2 ore fa:Morano Calabro si rifà il look: nuove installazioni artistiche e segnaletica per il borgo
28 minuti fa:Longobucco, il Comune perde 50mila euro di ristori Covid: bilancio 2025 in squilibrio
15 ore fa:«Abbiamo prodotto finti agrumi e finti braccianti»: l’amara verità di Mascaro sulla crisi delle clementine
17 ore fa:Nuovo incidente sulla Statale 106 a Cariati, continua l’allarme sicurezza sulla “Jonica”
16 ore fa:Il “Polo Aletti-Filangieri” di Trebisacce istituisce il nuovo corso di studi in Agraria, Agroalimentare e Agroindustria
8 minuti fa:Schiavonea, torna la storica Fiera di Novembre: 364 anni di tradizione tra stand, musica e street food
13 ore fa:Cassano Jonio entra nella Rete di servizi di facilitazione digitale

San Giuseppe e "u mmit": adesso finalmente sappiamo cosa conta davvero

1 minuti di lettura

Il Coronavirus ci sta ricordando quanto siamo piccoli e quanto le tradizioni religiose, per quanto possiamo essere o no credenti, sono tutto ciò che ci ricordano l'appartenenza.

Risucchiati dalla paura, dagli arresti domiciliari in cui questo virus ci ha condannato, sballottati dalla paura dell’altro e del contatto, ci siamo risvegliati, oggi, nella mattina del 19 marzo: festa dei papà e di San Giuseppe. Autentico padre e marito della nostra Achiropita ha sempre avuto un’aura particolare per l’area bizantina di Corigliano Rossano. Il virus, oltre che la libertà, ci chiede di sacrificare anche il senso della comunità che questo giorno si porta con sé. Quest’anno, anche per preservare i tanti nonni che sono anche papà - e chissà quanti si chiamano Giuseppe -, si resta a casa e si rispettano le regole. “U mmit e San Giuseppe” da offrire ai vicini, quest’anno poco importante se salterà, il prossimo anno i tagghjarin e cicir cu baccalà saranno più buoni  perché avranno il sapore del sacrificio e dell’attesa, valori che abbiamo immolato sugli altari del consumismo, del benessere ostentato e del tutto e subito. Ciò che non ti uccide ti rende più forte, proprio come quel carpentiere che scappò in Egitto, trapassò le avversità e conobbe con Maria l’isolamento per difendere il bambino che cambiò il mondo. San Giuseppe il santo dei moribondi e dei lavoratori, oggi due facce della stessa medaglie, messi all’angolo dallo stesso virus. Ma dopo aver attraversato i deserti e passato il Mar Rosso, per tutti c’è Nazareth: c’è casa.
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.