di SERAFINO CARUSO Il tratto dell'
autostrada A2 Salerno-Reggio compreso tra Mileto e Rosarno giudicato
pericoloso dalla
Procura di Vibo Valentia. Che, insieme al Comando provinciale della Guardia di Finanza, ha scoperchiato un calderone definito come
"sistema scellerato". In pratica per costruire il pezzo ammodernato sono stati utilizzati materiali scadenti, scarti mai smaltiti, con progetti rivisti al ribasso e opere a rischio crollo. Nell'ambito dell'inchiesta, denominata
"Chaos", sono state arrestate nove persone, tra imprenditori e funzionari Anas. Ma mentre la Procura vibonese portava a termine le operazioni di arresto e sequestro di beni (per un valore di 13 milioni), il Governatore della Regione Calabria, Mario Oliverio, alla Bit di Milano parlava con orgoglio dell'Autostrada del Mediterraneo A2.
L'APPELLO DEL PROCURATORE GIORDANO: "PRUDENZA SU QUEL TRATTO"
Il procuratore capo della Repubblica di Vivo,
Bruno Giordano, rivolge un appello a chi percorre il tratto di A2 finito nelle mire dell'inchiesta giudiziaria:
"Percorrete l'autostrada con prudenza". Ma se dovesse accadere qualcosa nel frattempo? Il traffico non viene bloccato. Vi immaginate se dovessero farlo? Apriti cielo! Se quel tratto non è sicuro deve essere chiuso, invece! Altro che prudenza. Invece qui, nonostante l'evidenza, si continua a scherzare con il fuoco. E, soprattutto, con la vita delle persone. Il dato di fatto è uno solo: siamo in presenza di una
classe politica totalmente inaffidabile. Che non riesce a far esercitare il minimo controllo sulle opere pubbliche. Il Governo centrale pensa a
passerelle per inaugurazioni a metà. Che, peraltro, poi vengono ridicolizzate da quelle stesse istituzioni dello Stato. Le quali, comunque, pur applicando le norme, lasciano che tutto si svolga in balia degli eventi. Il futuro di questa terra, così bella ma così vituperata dagli stessi suoi abitanti, è a rischio soprattutto per questo stato di cose. Non stiamo qui a indicare strade da seguire. Per questo ci sono gli organi preposti. Ma certamente denunciamo un modo di fare che sta portando la Calabria nel baratro.