Creare un'
unione stabile tra gli Istituti Agrari della Calabria per rappresentare le esigenze delle stesse presso Ministero, Regione, Enti locali, Organismi legati all'
agricoltura; promuovere il rinnovamento tecnologico, didattico e scientifico; favorire gli scambi di esperienze didattiche e professionali; proporre momenti di incontro per studenti (corsi, concorsi, gare, ecc.); costituire centri di coordinamento per l'organizzazione e realizzazione di corsi di aggiornamento, con particolare riferimento alle materie tecniche specifiche del settore; proporre collaborazioni e convenzioni con le associazioni professionali del settore, le Università, i centri di lavoro, gli assessorati provinciali/regionali dell'agricoltura , ambiente, formazione professionale ; creare una cultura imprenditoriale e tanto altro è il programma che si propone la
Rete Didattica patrocinata dall’
USR di Calabria “ La via dell’uva” promossa dall’Istituto Tecnico Agrario di Catanzaro diretto da Teresa Rizzo . La rete vede in primo piano l’attiva partecipazione dell’l’Istituto Tecnico Agrario di Rossano diretto da Giuseppe Spataro e di altre scuole agrarie della regione. Per tale motivo due docenti dell’ITA di Rossano, i proff. Pietro Simari, Ornella Mamone Capria e due studenti Antonio Novellis, Giuseppe Sapia in rappresentanza di tutto l’Ist. tecnico Agrario di Rossano hanno partecipato al convegno dal tema “ il ruolo degli istituti agrari per lo sviluppo della vitivinicoltura” tenutosi il 10 e 11 novembre presso la scuola agraria di Catanzaro. Durante il convegno si sono susseguiti tantissimi interessanti interventi tra cui quello di un venticinquenne ,ex studente della scuola agraria, imprenditore nel settore vinicolo ,Matteo dell’Aera, quelli del Presidente di Europea Italia ,Giuseppe Murolo e il Dirigente del Miur Diego Bouscè. Durante le due giornate a Catanzaro gli studenti dell’Agrario di Rossano hanno potuto dimostrare che anche la scuola agraria di Rossano ha creato nel proprio laboratorio agro-alimentare un ottimo vino dessert , bevanda che ha riscosso successo tra giovani, docenti e relatori. Tutto ciò a sottolineare che le idee progettuali seguite da azioni per “fare impresa” nella scuola agraria di Rossano si sono ben avviate . Tutti i relatori del convegno hanno sottolineato che è il momento del rilancio dell’agricoltura da cui parte il decollo dell’economia nazionale , non solo per uscire dalla crisi ma anche per collaborare insieme ad altri settori commerciali, industriali, turistici. E’ il momento di capire che custodire la terra , come ha sottolineato padre De luca, è difendere la sostenibilità ambientale e quindi l’essere umano . Per difendere l’ambiente occorre comprendere l’importanza che nella scuola si progetta il futuro dei giovani; significa, quindi, che i Calabresi ubicati in un territorio a vocazione agricola devono comprendere quanto sia importante l’istruzione agraria per la creazione di professionalità legate al mondo agricolo-ambientale. Il futuro del nostro Paese non può prescindere dalla valorizzazione del territorio in tutte le sue componenti ; La nuova agricoltura non si limita alla semplice produzione di materie prime a scopo alimentare, ma punta a integrare in un più ampio quadro d’insieme una serie di funzioni e servizi aggiuntivi a beneficio dell’intera società: questo è, in sintesi, il senso dell’idea di agricoltura multifunzionale, che da qualche tempo si sta affermando come uno dei principali orizzonti di riferimento per l’evoluzione futuro dell’economia nazionale. Sono gli esperti della terra , i tecnici dell’ambiente e dell’agricoltura che si prendono cura del territorio con il loro lavoro quotidiano, prevenendo anche disastri ambientali spesso riconducibili a situazioni di degrado, a interventi poco rispettosi dell’ambiente e in misura sempre maggiore a fenomeni di abbandono e di incuria. Si stima che in oltre quarant’anni tali fenomeni abbiano determinato una riduzione del 30% della sua capacità di ritenzione e di regimazione delle acque , accrescendo significativamente da un lato le situazioni di rischio idrogeologico e dall’altro le aree a rischio desertificazione , con la scomparsa quasi totale del terreno coltivabile , come recentemente hanno tristemente ricordato le alluvioni in Liguria, in Sicilia, in Toscana…Creando imprese in Calabria nel campo agro-alimentare e floro-vivaistico nel settore dell’agriturismo, in quello dei servizi ambientali, di tutela del territorio, del paesaggio e di servizio alle persone e alle comunità si gestisce il proprio territorio e si riprogetta il proprio ruolo nel futuro, valutando opzioni diverse da quelle fino a ora praticate e utilizzate. Siamo di fronte a una nuova cultura, a una nuova visione, a un up-grade tutto naturale che sollecitano imprenditori, aziende, amministrazioni pubbliche, progettisti verso nuove forme di riorganizzazione del territorio e fanno considerare la natura, l’agricoltura e i processi di produzione alimentare quali elementi connessi ai centri urbani, indispensabili per creare bellezza e posti di lavoro anche per commercialisti, economisti, industriali, informatici, tecnici meccanici, notai, guide turistiche, albergatori e tanti altri. Se , al contrario, non valorizziamo i prodotti della nostra terra e i suoi frutti, il giovane di Calabria non potrà nutrirsi né di sano cibo né di denaro. Le due giornate a Catanzaro sono state deliziate dalle spiegazioni di una brava guida turistica che ha accompagnato gli ospiti per le strade e i monumenti della città di Catanzaro nonché dall’illustrazione del prof Alberto Carpino sul sentiero Rizzitano del parco della biodiversità .Tale sentiero prende il nome di un Preside che l’Istituto Tecnico Agrario ha avuto l’occasione di conoscere durante il convegno “ L’Agrario di Rossano, il comprensorio della Sibaritide e della Sila Greca: una corrispondenza biunivoca ”promosso dal lungimirante Preside Michele Mario Grande. Proprio a Giuseppe Rizzitano , dirigente con grandi doti morali e professionali , purtroppo recentemente scomparso, che ha fatto della scuola agraria di Catanzaro un fiore all’occhiello di tutta la regione, è stato dedicato un premio istituito dalla Pro Loco di Cz , dalla stessa scuola agraria e dall’associazione Alberghi della Gioventù. Con grande gioia il Presidente della Pro Loco, Filippo Cappelupo, ha assegnato tale premio anche ai due giovani dell’Agrario di Rossano (Antonio Novellis e Giuseppe Sapia) perché possano costituire una cooperativa e partecipare ad uno stage ad Altamura in una masseria sequestrata alla Sacra Corona e data in gestione al Miur e all’ AIG.
Prof.ssa Ornella Mamone Capria Prof. Pietro Simari