Prevenzione incendi, in arrivo 173mila euro per la ricostruzione del potenziale forestale nel territorio comunale. La Regione Calabria finanzia il progetto proposto dal Settore Ambiente del municipio. Obiettivo: rigenerare i nostri boschi attraverso l’esportazione di conifere e la messa a dimora di latifoglie più resistenti alle fiamme. Saranno interessati al programma di rimboschimento oltre 50 ettari di terreno, compresi tra le
località Collaturo e Piano del Sorbo. Massima attenzione al patrimonio forestale che rappresenta una risorsa ambientale e paesaggistica rilevante per l’intero comprensorio. Nei giorni scorsi il
dirigente generale del Dipartimento 6 Agricoltura, Foreste e Forestazione della Regione Calabria, Giuseppe Zimbalatti, ha notificato agli uffici comunali la concessione del finanziamento per il
progetto di “Ricostituzione del potenziale forestale e introduzione di interventi preventivi tramite l’asportazione con messa a dimora di latifoglie a bassa infiammabilità, nei popolamenti a prevalenza di conifere”, pari a Euro 172.727,00 da rivalersi sul Psr Calabria 2007-2013 – Misura 226 azione 3 “Health Check”. Il progetto – si legge nella relazione tecnica redatta dall’ufficio ambiente comunale - interesserà un’area di circa 50 ettari comprese nelle località Collaturo – Piano del Sorbo, nel territorio a ridosso del torrente Cino a confine con il Comune di Corigliano. La zona su cui si andrà ad operare è costituita da un folto bosco di querce di origine naturale con predominanza di Cerro nella parte medio alta, mentre in quella bassa viene sostituito gradualmente da farnia e leccio. In alcune aree, con il passare del tempo si sono create chiazze e spazi vuoti privi di vegetazione. Da qui la necessità di provvedere ad un rinfoltimento vegetativo dell’area in modo da ricostituire un soprassuolo omogeneo così come previsto dal nuovo Piano Forestale Regionale. Nella stessa area, inoltre, è stata anche riscontrata la presenza di numerose piante spalcate, divelte e stroncate da eventi meteorici, come quelli abbattutosi nel febbraio 2012. Gli interventi previsti in progetto – precisa ancora la relazione tecnica - consistono principalmente nell’eliminazione delle piante secche e deperite; nell’asportazione della massa legnosa presente a terra di conifere (Pino d’Aleppo), latifoglie (Leccio, cerro, farnia, farnetto, ecc.) e arbusti (lentisco, scopazzi, rovi, ecc.); nel rimboschimento di latifoglie a bassa infiammabilità, perlopiù querce, per creare una fascia di discontinuità tra popolamenti di conifere e latifoglie; nel ripristino e pareggiamento del piano viario delle piste e delle strade di esbosco esistenti. La ripulitura dell’area dalle piante secche, degli arbusti che occupano la parte del piano dominato e dominante, è necessaria per evitare l’accumulo e la formazione di sostanze che al manifestarsi di incendi potrebbe depauperare l’intero patrimonio forestale comunale. Per quanto concerne l’asportazione delle piante secche sarà predisposto un apposito progetto di taglio. La creazione della fascia di discontinuità, infine, sarà eseguita con la messa a dimora di piantine di 2 anni in fitocella di Cerro e Leccio.