Vertenza Lsu-Lpu, la
Regione Calabria sta perdendo l’ennesima occasione buona per cercare di riscattare un’esperienza politico-amministrativa rovinosa. È oggi necessario avere premura e solerzia, la stessa avuta per rimodulare nomine e posti d’azione nella Sanità anche in barba a tutti i veti, per sbloccare i fondi necessari a rimpinguare il capitolo destinato ai sussidi per i precari calabresi. Non è possibile mettere sul lastrico migliaia di famiglie, che non percepiscono retribuzioni da mesi, per manifesta incapacità o, ancor peggio, per mancanza di volontà nel voler risolvere questa vicenda. Così si alimentano vergognosamente l’antipolitica, la sfiducia nelle Istituzioni e il lavoro nero. Esprimiamo solidarietà ai 150 lavoratori, tra socialmente utili e della pubblica utilità, in forza al Comune di Rossano e verso i quali questo Esecutivo ha sempre dimostrato massima attenzione. Ma, purtroppo, oggi non siamo oggettivamente nelle condizioni per sopperire, come fatto nei mesi scorsi, ai mancati trasferimenti salariali della Regione. È quanto dichiara, amareggiato, il
Sindaco Giuseppe Antoniotti ai margini dell’incontro tenutosi stamani (Venerdì 19 Settembre) nella Sala giunta del Palazzo di Città con una delegazione dei lavoratori precari comunali. Al termine della riunione, alla quale hanno preso parte anche i rappresentanti sindacali dell’Usb e della Cgil, l’assessore agli Affari generali Rodolfo Alfieri, il Segretario generale Nicola Middonno ed il dirigente del settore Risorse e programmazione Antonio Le Fosse, lo stesso Primo Cittadino ha
inoltrato alla Regione Calabria, al Presidente facente funzione Antonella Stasi e all’Assessore alla Formazione e Lavoro Nazzareno Salerno, e per conoscenza al Prefetto di Cosenza S.E. Gianfranco Tomao, un invito-diffida a provvedere all’immediato sblocco della vertenza e all’erogazione delle dovute spettanze LSU/LPU, per le annualità 2013 e 2014. Continua a rimanere un mistero – afferma Antoniotti – il perché i fondi destinati al bacino degli Lsu-Lpu, trasferiti dal Governo alla Regione, non siano ancora disponibili per essere destinati, attraverso i comuni, ai lavoratori. Quali sono gli impedimenti e gli eventuali cavilli burocratici che continuano a bloccare l’iter? Resta, però, una constatazione di fatto. Quella che i precari continuano a rimanere senza stipendio, mentre assistono all’affaccendarsi degli amministratori regionali a ridistribuire incarichi a destra e a manca. Lasciando, ovviamente, la patata bollente in mano ai Comuni. Senza dubbio il caso della nostra realtà è sicuramente il più critico, considerato che abbiamo in organico 150 lavoratori lsu-lpu essenziali all’erogazione dei servizi. E ad ogni minimo sussulto o stato di agitazione, piuttosto che all’ormai palesata ipotesi di uno sciopero, si rischia il blocco totale delle attività. Già da martedì prossimo, se non si registrerà alcuna evoluzione positiva nella vertenza, si avranno disfunzioni anche nelle prestazioni primarie, dalla manutenzione per finire al servio scuolabus. E dei disagi derivanti ne sarà unica responsabile la Regione Calabria. Insomma, una situazione di oggettiva emergenza contro la quale, al momento, non sappiamo come sopperire. Stamani ho spiegato ai precari – prosegue il Sindaco – al quale va la nostra incondizionata e totale solidarietà, che il Comune al momento non ha la possibilità di provvedere ad ulteriori anticipazioni salariali, in quanto non ci sono disponibilità di cassa. Purtroppo annaspiamo a causa delle palesi incongruenze del Governo Renzi che continua a non trasferire i fondi destinati ai comuni. Vantiamo crediti per circa 1,5milioni dal Ministero della Giustizia e più di 4 milioni dal fondo di solidarietà. Una cifra enorme che, se sbloccata, potrebbe contribuire a programmare certamente meglio le casse dell’Ente. Ovviamente, nonostante la situazione economica non proprio felice, ho garantito ai lavoratori che, se la Regione dovesse trasferire le mensilità del 2013, anticipate da questa Amministrazione comunale, e quindi contare su maggiore liquidità, non esiterò un attimo a provvedere al pagamento dei salari. Al momento – conclude il Primo cittadino - non siamo nelle condizioni di poter fare di più.