14 ore fa:Sicurezza sul lavoro, Graziano ribadisce l'impegno dell'Asp per diffondere una cultura della prevenzione
12 ore fa:Turismo scolastico sostenibile nel Parco del Pollino: pubblicato il bando della Regione Calabria
11 ore fa:Tarsia: dal 2026 parte la gestione diretta della mensa scolastica
10 ore fa:Vi svelo un segreto: gli astensionisti non se li fila nessuno
14 ore fa:Stasi su chiusura Tribunale: «È stata volontà politica. Ora basta scuse»
11 ore fa:«Nessuna guerra a Crotone, ma la Calabria del Nord-Est deve connettersi al mondo»
13 ore fa:Allerta meteo, domani scuole chiuse in diversi Comuni: ecco quali
12 ore fa:Sicurezza urbana, 5 nuovi agenti per Cassano: rafforzato il presidio sul territorio
10 ore fa:Maltempo in Calabria: Filcams Cgil chiede tutele e una legge regionale aggiornata per il commercio e i servizi
13 ore fa:Alessandria del Carretto, il futuro delle aree interne «passa anche dalla capacità di fare rete»

Rossano, esecutivo Antoniotti: "L'Imu agricola è un'imposizione del Governo Renzi"

2 minuti di lettura

Maggiori sacrifici a fronte di una drastica diminuzione di risorse da reinvestire nei servizi. Matteo Renzi prosegue la sua perenne campagna elettorale e vessa i Comuni, costringendoli sempre più nel ruolo di esattori delle tasse e a controbattere la giusta e condivisibile esasperazione dei contribuenti. Degli effetti nefasti dei tanto ostentati 80 euro in busta paga, serviti a ringalluzzire la smania populista del Premier, si è avuto riscontro nelle ultime scadenze fiscali. Una giungla di sigle e tributi, imposti dal Governo centrale, per rimpinguare le casse dello Stato a discapito degli enti locali e dei cittadini. Questa Amministrazione comunale, nonostante tutto, con responsabilità, ha saputo porre un freno a quello che crediamo sia un esproprio bello e buono sui risparmi delle famiglie. Abbiamo scelto di apporre l’aliquota zero sulla Tasi e abbiamo mantenuto l’esenzione dell’Imu sulla prima casa. Siamo stati costretti a parare il colpo rispetto ad un taglio macroscopico di trasferimenti che dal 2009 ad oggi, dati alla mano, sono diminuiti di circa il 45 percento. Meno soldi ai comuni che, al contrario però, si sono trovati nelle condizioni di dover esigere tasse e tributi dai contribuenti. Soldi, questi, che per gran parte sono finiti nelle casse dello Stato, senza nessun ritorno in quanto ad investimenti in nuovi servizi. La sanità langue, così come anche l’intero sistema della mobilità, mentre i cittadini e le imprese sono stati portati all’esasperazione da un Governo canaglia. Che con una mano ha dato 80 euro in busta paga a chi ha un lavoro dipendente, buggerando gli italiani e mettendoli gli uni contro gli altri, e con l’altra ne ha ripresi più del doppio, inguaiando i comuni, attraverso l’imposizione di una miriade di nuove imposte. Noi, fin dove abbiamo potuto, ci siamo opposti fermamente a questo sistema tributario perverso. Abbiamo annullato il Tributo dei servizi indivisibili (Tasi), probabilmente la tassa più ingiusta ed iniqua mai applicata sin dalla fondazione della Repubblica, portando l’aliquota allo zero per mille. Di fatto, abbiamo scongiurato che i rossanesi, a differenza di tanti altri cittadini italiani,pagassero per essere proprietari di un qualsiasi immobile. Abbiamo mantenuto, seppur con sacrifici, l’esenzione dell’Imposta municipale unica (Imu) sulla prima abitazione, convinti che il diritto alla casa, per tutti, sia un valore da tutelare e sostenere. Certo, l’applicazione anche dell’aliquota minima su questa tassa avrebbe potuto giovare alle casse dell’ente. È stata attribuita, invece, l’aliquota del 10,6 per mille su tutti gli altri immobili e sui terreni agricoli. Proprio sulla tassazione dei terreni parzialmente montani è stata compiuta l’ennesima vigliaccata del Governo Renzi che, sempre attraverso i comuni, ha tassato anche uno dei più importanti valori per le popolazioni del meridione: la terra. Il Governo centrale, infatti, ha tagliato drasticamente il fondo di solidarietàsolo a Rossano sono venuti meno oltre un milione di euro in un anno – e per restituire un contentino agli Enti locali, affinché riuscissero a coprire quantomeno i servizi primari, ha introdotto l’Imu agricola. Dalla quale sono rimasti esenti i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli a titolo principale. Ciononostante, è necessario ribadire, che solo una parte di questi introiti rimarrà nelle casse dell’Ente e non sarà nemmeno sufficiente a coprire il buco dei tagli nazionali: l’imposta sui capannoni, ad esempio, sarà versata interamente allo Stato. L’altra parte, invece, servirà a pagare i peccati di presunzione della gestione Renzi.        

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.