di MARTINA FORCINITI Non è poi così difficile spiegare alla gente che c’è chi prova ogni santo giorno a cambiare davvero lo stato delle cose. Se non altro perché su quel
volontariato che significa generosità ma anche spirito di sacrificio ci poggiamo gli occhi continuamente. E non c’è nulla di più stimolante dell’assistere a quelle scintille di altruismo che non sono semplici appuntamenti con la beneficienza, ma i frutti ragionati di una scelta tanto spontanea quanto consapevole. Anche qui, nella nostra Rossano, la solidarietà non è un sentimento vago o incoltivato. A maggior ragione se mostri una croce rossa appuntata sul petto. E in città c’è un comitato che da almeno vent’anni fa dell’assistenza e del volontarismo la sua ricchezza. Una marcia in più. E quale migliore occasione dell’incontro sportivo di solidarietà, promosso dall’
Eco, che ha visto l’arrivo in città del
Chievo Verona, per accendere un cono di luce sul comitato locale della
Croce Rossa Italiana, partner di questa straordinaria iniziativa benefica. Perché è da circa 25 anni che questa Associazione analizza i bisogni del territorio con il solo scopo di fornire supporto adeguato alle esigenze della comunità, con particolare riguardo alle persone vulnerabili. All’interno degli obiettivi strategici definiti a livello internazionale ed in linea con i Principi Fondamentali ed i valori umanitari che sono alla base dell’Associazione, il Comitato Locale di Rossano, grazie all’azione quotidiana, organizzata e professionale dei volontari, realizza interventi non solo mirati a fornire supporto socio-assistenziale ma volti soprattutto a sensibilizzare la comunità verso tematiche importanti. Non limitandosi alla sola diffusione del Primo Soccorso, o alla promozione della cultura della donazione del sangue, ma anche ad altre numerose attività attraverso cui la CRI, con quella ferma e reale volontà di impegnarsi per il bene comune che non è solo retorica, punta al raggiungimento di alcuni ambiziosi traguardi: - promuovere la conoscenza delle manovre salvavita pediatrica tra gli insegnanti e gli operatori scolastici che quotidianamente operano a contatto con i bambini. L’ importante obiettivo è stato pienamente raggiunto, in quanto i volontari, sotto lo slogan “la conoscenza può salvare una vita”, sono riusciti ad entrare in tutte le scuole materne ed elementari del comune di Rossano ed hanno mostrato agli insegnanti quali sono le giuste manovre da seguire in caso di ostruzione delle vie aree; - in collaborazione con la Protezione Civile, i volontari CRI hanno illustrato ai bambini ed ai ragazzi frequentanti gli istituti scolastici del territorio, quali sono le misure comportamentali da adottare in caso di evento sismico. - è in atto, inoltre, un protocollo con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca allo scopo di promuovere nelle scuole percorsi mirati e sensibilizzare gli studenti, in base alla fascia di età, verso particolari tematiche: l’igiene - dieta ed educazione alimentare, educazione stradale, malattie sessualmente trasmissibili, etc. E all’indomani di una partita tutta solidale, il cui ricavato verrà destinato a fattiva beneficenza per la popolazione colpita dall’alluvione del 12 agosto scorso, ancor di più bisogna ringraziare un volontariato che si auto-organizza per affrontare le urgenze. Perché a lì a spalare il fango c’erano anche loro: 40 volontari CRI, tra cui un medico ed una infermiera, proveniente anche da comitati limitrofi, 4 ambulanze di cui una 4x4, un fuoristrada e 2 pullmini per il trasporto di persone. Coerentemente alla propria missione, la Croce Rossa si è adoperata fin da subito riuscendo a garantire un'efficace e tempestiva risposta all’ emergenza alluvione I volontari CRI, infatti, coordinati dal proprio rappresentante insediatosi presso il Centro Operativo Comunale di Rossano, non solo hanno prestato assistenza sanitaria di supporto al 118 ma hanno allestito, la nella sede locale, un primo centro temporaneo di accoglienza per gli sfollati, facilitato le operazioni di ricongiungimento familiare ed organizzato il servizio di farmaco pronto. Inoltre nelle ore successive alla cessazione dello stato di emergenza, è stato creato un punto di medicheria notturno presso il centro di accoglienza comunale e portato avanti un lavoro sinergico con il prefetto, l’ASP ed i dirigenti e tecnici comunali. E naturalmente il lavoro dei volontari di Croce Rossa prosegue ancora oggi, a pieno ritmo e senza sosta, allo scopo di fornire assistenza alle diverse persone e famiglie colpite dalla calamità. Proprio allo scopo di garantire una gestione sistematica delle emergenze e dei disastri, assume particolare importanza la tenda PMA (Posto Medico Avanzato), struttura sanitaria di primo intervento che sarà acquistata e donata con il ricavato di un match storico. Dal sapore di massima serie, ma anche dei propositi più buoni ed empatici.