L’esaltazione di un cieco partigianismo ideologico non può giustificare ogni azione di guerra. Il terrorismo, oggi, rappresenta la minaccia più grave per la pace e la libertà dei popoli. In occasione delle
celebrazioni del 4 Novembre il Sindaco
Giuseppe Antoniotti ha lanciato un messaggio rivolto giovani: non lasciatevi ammaliare dagli estremismi e continuate a credere e difendere fermamente i principi della democrazia. Il Primo cittadino, ponendo la corona d’alloro al monumento dei caduti, è intervenuto stamani nel corso delle solenni celebrazioni per la
festa delle Forze Armate e dell’Unità d’Italia e giornata della memoria dei caduti di tutte le guerre. SALUTO ISTITUZIONALE DEL SINDACO GIUSEPPE ANTONIOTTI Nell’occasione del 4 novembre, data che ricorda la battaglia di Vittorio Veneto, che portò all’unificazione dell’Italia, crediamo sia doveroso e opportuno rendere omaggio e ricordare tutti coloro i quali hanno sacrificato la propria vita per la Patria e per la Pace. Ma questa occasione non è soltanto il giorno della memoria e ringraziamento, deve essere anche quello della riflessione. Bisogna fare in modo che il passato e la storia, ci siano da insegnamento per il presente e per il futuro. Credo che il silenzio, meglio di tante parole, riesca a manifestare più degnamente ed intensamente la commemorazione che stiamo celebrando. Ma voglio esprimere una personale e breve considerazione per commentare questo momento. Non dobbiamo lasciare che l’esaltazione di un cieco partigianismo ideologico possa giustificare ogni azione di guerra. Il terrorismo, oggi, rappresenta la minaccia più grave per la pace e la libertà dei popoli. In questa particolare circostanza non posso che associarmi all’esortazione ai nostri giovani, condivisa con tutte le Istituzioni, affinché non si facciano ammaliare dagli estremismi e continuino a credere e difendere fermamente i principi della democrazia. A noi tutti che non abbiamo fatto la guerra, siamo fortunati per non aver dovuto assistere a quello scenario apocalittico di morte e distruzione; A noi che siamo figli di un Paese in cui gli ideali di pace e solidarietà sono sanciti dalla Carta Costituzionale; A Noi spetta l’onore e l’onere di tutelare questo lungo periodo di pace! Le nostre Forze Armate sono impegnate quotidianamente e su diversi fronti, in varie parti del mondo, proprio per tutelare la pace. Tanti ragazzi, come lo erano quelli che stiamo commemorando, sono impegnati e rischiano la vita su fronti di guerra per cercare di ristabilire condizioni di sana convivenza civile. In questo giorno, dunque, non possiamo non rivolgere il nostro pensiero ed il nostro ringraziamento ai due Marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, che stanno pagando a caro prezzo il loro servizio a sostegno della Pace. Un esempio che ci obbliga ad impegnarci di più per fare in modo che l’esperienza del passato serva ad insegnarci i valori della Vita, della Tolleranza e della Pace. A voi, cari ragazzi, il compito di creare un futuro migliore di come lo avete trovato e di tutelare sempre e a tutti i costi il valore della pace ed il rifiuto della guerra. La pace è uno dei pilastri su cui si è voluta edificare la nostra Nazione, che si persegue anche e soprattutto attraverso il rispetto ossequioso delle Leggi e delle regole di convivenza. Siate sempre aperti al confronto costruttivo e al dialogo, questo è il modo migliore per commemorare degnamente i nostri caduti. Viva le Forze Armate, viva la Repubblica, viva l'Italia.