1 ora fa:Trasporto pubblico e pedonalizzazione, al via i cantieri. Stasi: «Nessun trauma per la città»
5 ore fa:Pietrapaola, minoranza attacca Labonia: «Mancanza di trasparenza e della conoscenza delle regole della buona Amministrazione»
3 ore fa:Strade rurali a Saracena, firmata la convenzione per la Mileo–Cummaruso
3 ore fa:Filctem Cgil Calabria è il primo sindacato in Sorical SpA: «Risultato storico»
2 ore fa:Per la Pallavolo Rossano Asd vittoria netta contro lo Sporting Magna Graecia
2 ore fa:Il Majorana di Co-Ro ottiene il premio regionale "Ti Sbullu!"
5 ore fa:Villapiana, grandi emozioni alla recita di Natale dell’Istituto Comprensivo “Giovanni Pascoli”
3 ore fa:Caloveto, l'ex discarica in località Gadarre verrà bonificata
1 ora fa:Sicurezza stradale a Cassano, Filardi chiede ai camionisti più prudenza e alle aziende maggiore flessibilità
31 minuti fa:Accoglienza, diritti e inclusione: anche Co-Ro celebra la Giornata Mondiale del Rifugiato

Roseto: Sentenza a favore del dipendente Antonio Pucci

1 minuti di lettura
La suprema Corte di Cassazione, a distanza di circa sei anni, mette finalmente la parola fine alla lunga e scabrosa vertenza tra il Comune di Roseto Capo Spulico, nella persona del sindaco pro-tempore, (difeso dall’avv. Giuseppe Tagliaferro), ed il dipendente comunale Antonio Pucci (difeso dall’avv. Francesca De Marco), rigettando il ricorso del Comune e confermando la sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro. Con la sentenza del 7 giugno 2016, recapitata alle parti in data 25 agosto 2016, la Corte di Cassazione ha quindi dato quindi ragione al suddetto dipendente illegittimamente licenziato per presunto assenteismo ed ha  condannato l’ente «a rifondere alla controparte le spese del giudizio di legittimità liquidate in 4mila euro e 100 euro per esborsi, oltre al 15% per rimborso-spese generali forfettarie, oltre IVA e CPA». Per la cronaca va ricordato che il dipendente Antonio Pucci era stato licenziato in quanto, dopo aver preavvertito a mezzo telefono della prosecuzione del suo congedo per malattia, non avrebbe presentato in tempo utile la certificazione medica rilasciata da una “struttura pubblica”. Secondo l’avv. Francesca De Marco, legale di punta della UIL provinciale, si era trattato di «una contestazione disciplinare affrettata quanto infondata, che ha finito per sconvolgere la vita privata del mio assistito che, con la Sentenza definitiva della Corte di Cassazione che ha confermato la sentenza favorevole della Corte d’Appello del giugno 2014, ha avuto ragione per la seconda volta. Si è trattato comunque – ha concluso il legale della UIL – di una brutta vicenda che sta a testimoniare che con il lavoro non si gioca e che chi toglie il lavoro toglie la dignità alle persone». (Fonte:La Provincia)
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.