La nuova cartina politica della Calabria a parere del comitato che vorrebbe unire la sibaritide e la provincia di Crotone dovrebbe prevedere 4 circoscrizioni La nuova provincia, cosiddetta della Magna Graecia, quella che si estenderebbe da Rocca Imperiale a Steccato di Cutro, potrebbe ridisegnare anche gli scenari politi all’interno del Consiglio regionale. Almeno di questo ne è convinto l’omonimo comitato che da qualche mese, ormai, ha lanciato l’idea di riunione la provincia di Crotone al territorio della sibaritide per creare una nuova sovranità territoriale che, da un lato tolga il territorio pitagorico e dall’altro aiuti la Calabria del nord-est a liberarsi dal gioco cosentino-centrico. Un’idea che il comitato, oggi, continua a riproporre adducendo – ad un settimana dalle elezioni regionali – un’altra ragione che è quella, appunto, della rappresentatività all’interno di Palazzo campanella, «così da eliminare – scrivono – l’idea di periferia». «E perché ciò avvenga vi è bisogno di una unica deputazione parlamentare regionale e nazionale espressione di Magna Graecia che porti avanti, con fare omogeneo, le problematiche comuni dell’intero territorio (infrastrutture, sanità, giustizia, turismo, agricoltura, aree costiere, montane e pedemontane, etc etc)». E da qui la “ricostruzione plastica” di quello che, invece, sarebbe potuto accadere se invece di avere tre circoscrizioni regionali (nord, centro e sud) ne avessimo avute quattro (calabria nord-ovest, calabria nord-est, centro e sud). «L’attuale sistema circoscrizionale – accusano - si è rivelato un boomerang per chi, del posto, non crede in Magna Graecia. Il Comitato su questo versante invita a una profonda riflessione l’intera classe dirigente della Sibaritide e del Crotoniate. Le sole città di Corigliano Rossano e Crotone hanno espresso ciascuno 1 solo Consigliere regionale». «L’attuale suddivisione in 3 collegi – scrivono - ha palesato tutti i suoi limiti. Se è vero che in apparenza il collegio Nord (la provincia di Cosenza) ha in base al rapporto popolazione/quoziente un numero di 10 consiglieri su trenta (il collegio centro 11 ed il collegio sud 9), è parimenti vero che la Sibaritide ed il Crotoniate, ovvero l'area Magna-Graecia, eleggono in consiglio un risicato numero di 3 consiglieri nel complesso, che appaiono quale una netta minoranza sui 21 totali espressione dell'area Nord e Centro. È bene rimarcare che il quoziente medio che stabilisce l'attribuzione dei seggi è dato dal numero degli abitanti totali della regione suddiviso il numero dei seggi in palio al consiglio, pertanto il consigliere eletto dovrebbe essere espressione di una media di 64000 cittadini circa. Fermo restando che la Sibaritide rappresenta in termini demografici il 26% dell'intero collegio Nord e che il Crotoniate rappresenta il 24 % del collegio Centro, è pur vero che le due aree assemblate rappresentano oltre il 23% dell'intera demografia regionale, pertanto il rapporto che esce in termini di rappresentatività è assolutamente squilibrato rispetto alle altre aree regionali, basti pensare che in area brutia, lamentino, catanzarese si porta in regione un rappresentate ogni 52mila abitanti, mentre un area magno greca – concludono - 1 ogni 130mila abitanti».