Regionali, Graziano vuole per la Calabria strumenti fiscali innovativi e forti
L’economia calabrese riparte se ripartono le imprese. Ma per far ripartire le imprese servono politiche fiscali coraggiose e lungimiranti, che nascano proprio dalle azioni programmatiche del Governo Regionale. Innanzitutto è necessario pianificare la creazione di marchi di qualità utili. La commercializzazione dell’olio, ad esempio, avrebbe una migliore connotazione sui mercati se si pensasse ad un marchio Dop unico per la Calabria. Così come l’istituzione di una Flat Tax, ovvero, un’imposizione fiscale forfettaria da applicare tanto alle persone fisiche quanto a quelle giuridiche, e che preveda la totale esenzione fiscale per quelle categorie contributive caratterizzate da livelli di reddito bassi. Mi batterò affinché questa idea venga discussa a livello nazionale e nelle opportuni sedi della Unione Europea, e far sì che questo rivoluzionario strumento fiscale venga adottato in Calabria. Convinti che è così che si viene fuori dalla crisi, che si cresce e si crea lavoro. Perché alle logiche dei protettorati, che hanno alimentato solo povertà e assistenzialismo, contrapponiamo la forza e la concretezza delle idee. Sono, queste, alcune delle proposte di Giuseppe Graziano, candidato alle consultazioni per il rinnovo del Consiglio regionale della prossima domenica 23 novembre 2014 per la Casa delle Libertà – Ferro Presidente, per il rilancio dell’economia calabrese, condivise con le linee programmatiche del candidato presidente Wanda Ferro, ed illustrate dallo stesso capolista della CdL nel corso del partecipato meet elettorale con gli imprenditori della Sibaritide tenutosi lo scorso giovedì 13 novembre 2014, nella Sala conferenze dell’Hotel San Luca in contrada Frasso a Rossano. All’incontro, introdotto dall’imprenditore e presidente del Lions-Club Rossano-Sibarys, Antonio Monaco, insieme a Graziano era presente anche il Consigliere regionale Giuseppe Caputo. Dalla crisi – ha scandito il candidato Giuseppe Graziano – si esce solo se si ha il coraggio di cambiare mentalità amministrativa e rinfoltendo la programmazione regionale di nuove idee che siano al passo con l’Europa. Lo ribadisco, serve una radicale inversione di rotta. Soprattutto nel garantire credito e nuove opportunità alle imprese. Che hanno bisogno di strade sicure e all’avanguardia, piuttosto che un sistema di trasporti che possa mettere in rete tutti i servizi per la mobilità presenti sul territorio regionale. Ma la vera rivoluzione copernicana – ha proseguito - dovrà registrarsi nell’attuazione della politica fiscale. Un sistema che garantisca meno tasse per tutti ma con la certezza che tutti le paghino. A questo mira, ad esempio – ha aggiunto Graziano, introducendo un elemento programmatico innovativo e di indubbio interesse - la Flat Tax: una soluzione economica già sperimentata, con grandi risultati, in molti Paesi Europei, dalla Spagna alla Polonia, che attraverso questo strumento hanno risanato i propri bilanci e aumentato, in pochi anni, il prodotto interno lordo. Una soluzione, questa, che gli studi socio-economici garantiscono come la più efficace per uscire dal pantano della crisi. L’applicazione della Flat tax sarebbe adrenalinica per la Calabria. Perché si avrebbe da subito un minore incentivo ad evadere le tasse con la consequenziale riduzione del sommerso; si creerebbero molte imprese su base locale; si attrarrebbero tanti imprenditori “extra-regionali” che sarebbero incentivati a investire in Calabria. In buona sostanza, aumenterebbero in modo esponenziale consumi e occupazione. Insieme a Wanda Ferro – ha poi concluso Graziano - condividiamo l’idea che se un cittadino, anziché un’impresa, è messa nelle condizioni di pagare i tributi, senza salassi e fissando una soglia percentuale unica per tutti, si innesca ilmeccanismo virtuoso della fiducia e con esso la voglia di investire e, quindi, dicrescere.