Sicurezza a Schiavonea, Caputo (Azione): «Servono controllo, dignità e un piano condiviso»
Al centro della disamina del consigliere comunale la presenza di irregolari, i lavoratori sfruttati durante la campagna agrumicola e le zone buie diventate terreno di spaccio e microcriminalità
CORIGLIANO-ROSSANO - «In qualità di consigliere comunale ritengo doveroso richiamare l'attenzione su una situazione ormai non più rinviabile, che riguarda la sicurezza e l'ordine pubblico nella popolosa frazione di Schiavonea». Così in una nota il consigliere comunale di minoranza Demetrio Walter Caputo portando all'attenzione alcune criticità presenti nella popolosa frazione di Schiavonea.
«È giusto – dice - promuovere il turismo, è giusto investire negli eventi e in tutto ciò che dà valore alla nostra città, ma non possiamo prescindere dalla garanzia della sicurezza per i cittadini, in ogni periodo dell'anno e in ogni zona del territorio. Parlo in particolare di Schiavonea perché, da tempo, conviviamo con criticità che meritano risposte immediate. Vi è una presenza significativa di persone irregolari e di senza fissa dimora; e durante la campagna agrumicola, proprio in queste settimane, assistiamo a un incremento massiccio di presenze non controllate. Molti di questi lavoratori vivono in magazzini, in abitazioni improvvisate o in strutture non idonee, spesso in condizioni disumane, sfruttati come manodopera agricola».
«Per affrontare questa situazione – va avanti - occorre una mappatura precisa del territorio, con controlli costanti nelle aree più esposte e negli immobili che ospitano queste persone. Non si tratta soltanto di legalità, ma di tutela della dignità umana: nessuno può essere abbandonato a condizioni di vita indecorose, e nessuna comunità può essere lasciata a gestire da sola un fenomeno tanto complesso».
«E la sicurezza cosa c'entra? – si chiede Caputo - C'entra moltissimo. Perché un territorio lasciato al degrado, alle irregolarità e alla marginalità diventa inevitabilmente terreno fertile per il disordine sociale. Schiavonea presenta ormai aree che possono essere definite a tutti gli effetti "zone pericolose": strade al buio, spazi abbandonati e punti critici frequentati da chi è protagonista di episodi di spaccio o microcriminalità. Tutto questo non è più tollerabile».
«Il compito della politica non è soltanto segnalare queste condizioni, ma anche formulare proposte concrete e cercare di porre rimedio. Come consigliere comunale credo sia indispensabile lavorare di concerto con tutte le forze di polizia, che svolgono un grande lavoro ma che, talvolta, risultano sottodimensionate rispetto alle esigenze del territorio. È fondamentale garantire loro un flusso costante di informazioni: sia da parte dei cittadini, che devono sentirsi incoraggiati a segnalare ciò che accade, sia da parte degli organi politici, che hanno il dovere di trasferire puntualmente criticità, bisogni e situazioni specifiche. Solo attraverso una collaborazione reale e continua si può costruire un sistema di sicurezza più efficace e una risposta immediata alle emergenze che oggi vivono quartieri come Schiavonea. Ai cittadini dobbiamo risposte concrete, non rinvii. E la sicurezza — così come la dignità delle persone — non può e non deve mai essere trattata come un tema secondario».