Provincia, Tavernise: «Responsabilità e pragmatismo a servizio delle istituzioni»
Il consigliere provinciale Salvatore Tavernise rivendica le azioni di una politica matura: «Niente tatticismi o ostruzionismi, ma atti concreti a beneficio dei cittadini e delle realtà più fragili»

COSENZA - «Ieri, in apertura del Consiglio provinciale, con garbo e senza urlare allo scandalo, ho evidenziato alla Presidente Succurro e a tutta l’assise civica quanto la mia presenza in aula e quella del collega Ciacco, da remoto, siano stati un esempio di buona politica: lealtà, maturità e senso delle Istituzioni». Lo dichiara in una nota il consigliere provinciale, Salvatore Tavernise.
«Infatti - aggiunge - la nostra partecipazione ha consentito il raggiungimento del numero legale e di avviare i lavori del consiglio, con la conseguente approvazione di una serie di importanti deliberati. Diversamente, se avessimo preferito tatticismi politici per mettere in risalto una maggioranza risicata ed una Presidente decisamente imbarazzata dell’esiguo numero dei suoi consiglieri, sarebbe saltata l’approvazione del bilancio consolidato. Un atto di estrema importanza per un Ente, un documento che garantisce la trasparenza dei conti pubblici; si sarebbe sciolta la seduta, svelando un “giocattolo”, la maggioranza, ormai rotto e prossimo alla dissolvenza in chiusura».
«Abbiamo dimostrato - ha aggiunto - grande senso di maturità e responsabilità, rifiutando categoricamente, qualsiasi espediente, sempre attuale in una politica di calci e sgambetti. Siamo lontani anni luce da qualsiasi forma di ostruzionismo, siamo per la concretezza, per il lavoro; la politica, per noi, è una cosa seria. Durante la seduta, con estremo piacere, abbiamo anche votato favorevolmente la modifica al regolamento sull’uso delle Palestre annesse agli Istituti superiori; nello specifico, la possibilità per le associazioni sportive iscritte al Comitato italiano paralimpico di richiederne la concessione per l’uso».
Poi conclude: «Questo è il pragmatismo politico che vogliamo, questo è il ruolo di chi governa: guardare a 360 gradi, integrare, aiutare, offrire servizi anche e soprattutto a chi vive condizioni di difficoltà, per non lasciare indietro nessuno. Questo è il nostro esclusivo fine».