SS106, troppe croci su questa maledetta strada: servono interventi immediati e di prospettiva
Dopo l'ennesima tragedia, il consigliere comunale Uva sollecita ANAS e istituzioni per interventi urgenti nei tratti critici. Chiesto un tavolo tecnico per la messa in sicurezza immediata. Ma qui servono i 5,4 miliardi per la Rossano-Crotone

CORIGLIANO-ROSSANO – La Strada Statale 106 continua a rimanere al centro della discussione per la sua pericolosità, in particolare nei tratti che attraversano la cinta urbana della città, da Torricella a Lamba Bucita, tristemente noti per il numero elevato di incidenti, molti dei quali mortali. L'ultimo, ricordiamo, avvenuto lo scorso 28 giugno proprio nei pressi della rotatorio di Lamba-Aranceto, ha strappato la vita a Gaetano Ruffo un ragazzo di soli 17 anni, portando a tre il numero di decessi in quel tratto nell'ultimo periodo.
Di fronte a questa scia di tragedie, il Consigliere Comunale di Corigliano-Rossano, Tonino Uva, è tornato a lanciare un nuovo ed accorato appello alle autorità competenti, sollecitando interventi immediati. In qualità di consigliere comunale, Uva ha inviato una richiesta formale ad ANAS S.p.A. – Compartimento per la Calabria, alla Prefettura di Cosenza, alla Regione Calabria – Dipartimento Infrastrutture e quindi anche al Comune di Corigliano-Rossano. «Basta tragedie, subito un tavolo tecnico», ha dichiarato Uva, sottolineando come la situazione sia insostenibile.
Già nei giorni precedenti l'ultimo incidente, il 23 e 25 giugno, lo stesso rappresentante civico aveva inoltrato segnalazioni ufficiali alle autorità, evidenziando la criticità del tratto Torricella. La gravità della situazione è stata ribadita anche durante la seduta del Consiglio Comunale del 30 giugno, quando il consigliere ha richiesto formalmente all'Amministrazione e al Sindaco di attivarsi immediatamente.
Tra le richieste avanzate, figurano un sopralluogo urgente da parte di ANAS sui tratti interessati, finalizzato all'individuazione di soluzioni – anche temporanee – per la messa in sicurezza. Inoltre, Uva ha sollecitato la convocazione urgente di un tavolo tecnico-istituzionale che coinvolga Prefettura, Forze dell’Ordine, Regione, ANAS, Comune, associazioni civiche e cittadini, al fine di avviare un percorso condiviso per l'elaborazione di interventi strutturali e definitivi che garantiscano maggiore sicurezza agli utenti della strada. «Le famiglie delle vittime e la cittadinanza ci chiedono azioni concrete. Non possiamo e non dobbiamo restare in silenzio. Come rappresentanti delle istituzioni abbiamo il dovere morale e civile di intervenire prima che si verifichino nuove tragedie», ha affermato il Consigliere Uva.
L'urgenza dell'appello è acuita dall'imminente intensificazione del traffico legata alla stagione estiva e alle attività balneari, che aumenteranno ulteriormente i rischi lungo un'arteria già tristemente nota per la sua pericolosità. In attesa di un riscontro tempestivo dalle autorità competenti, si confida in una immediata assunzione di responsabilità e nell'apertura di un dialogo istituzionale finalizzato alla tutela della vita e della sicurezza dei cittadini.
Non solo tamponare l'emergenza: serve una visione a lungo termine per la SS106
Al netto delle L'impegno del Consigliere Uva, ma anche delle richieste fatte dalla stessa Amministrazione Comunale che a breve effettuerà un sopralluogo con Anas proprio sui punti critici della strada, per la messa in sicurezza dei tratti più pericolosi della SS106, è fondamentale - oggi più che mai - che l'attenzione non si fermi alla sola gestione delle criticità immediate. La Calabria, e in particolare la Sibaritide, merita un'infrastruttura stradale all'altezza delle esigenze di un territorio che da sempre sacrifica le sue aspettative di crescita e sviluppo proprio a causa di una mobilità che rende quest'area ancora più periferica di quanto, di fatto, non lo sia.
La verità è che oggi bisogna puntare al vero problema: la mera messa in sicurezza non basta per risolvere una questione strutturale decennale. È imperativo che il Comune di Corigliano-Rossano, insieme a tutti gli altri comuni del territorio della Sibaritide e della bassa Sila Greca, faccia fronte comune e agisca con forza nei confronti del governo centrale. L'obiettivo deve essere quello di ottenere i 5,4 miliardi di euro necessari per l'ammodernamento integrale del tratto Corigliano-Rossano-Crotone, in raccordo con il futuro adeguamento della Sibari-Corigliano-Rossano. Solo un investimento massiccio e una pianificazione a lungo termine potranno garantire una soluzione definitiva e duratura, trasformando la SS106 da "strada della morte" in un'arteria sicura e funzionale allo sviluppo del territorio. È una battaglia che richiede unità, determinazione e una visione che vada ben oltre l'emergenza contingente.