Opposizione Co-Ro: «L’Amministrazione squalifica il patrimonio culturale»
Duro attacco della minoranza su palazzi storici e di pregio

CORIGLIANO – ROSSANO - Dopo il Palazzo della Taverna, edificio storico della Marina di Schiavonea, individuato dall’Amministrazione Comunale ad ospitare attività di carattere sociale finalizzate all’accoglienza e all’integrazione degli immigrati, apprendiamo con stupore e meraviglia che un altro edificio storico, il Palazzo del Pendino, situato all’ingresso del Centro Storico di Corigliano, sarà destinato dalla Giunta Stasi a “foresteria sociale”, con la realizzazione di posti letto per i lavoratori agricoli.
«Lungi da noi – sottolineano i rappresentanti dei Gruppi Consiliari di opposizione, Forza Italia, Movimento del Territorio per Pasqualina Straface, Uniti per Corigliano Rossano e Azione - non considerare la necessità di attivare opportuni percorsi di integrazione degli immigrati destinati ai lavori agricoli. Ma rifiutiamo e ci opponiamo con forza – aggiungono - alla strategia dell’Amministrazione Stasi di trasformare il Centro Storico e gli edifici di pregio di Corigliano in ghetti e quartieri dormitorio per immigrati. Su questo faremo le barricate. Parimenti – continuano - siamo a disposizione degli Enti e delle Istituzioni competenti per programmare e condividere soluzioni alternative, che permettano una reale integrazione dei lavoratori immigrati nella nostra Città, consapevoli della loro importanza per la nostra economia».
Il Palazzo in questione è situato nella Contrada Pendino, da cui prende il nome, una zona storica della Città, che, con la Chiesa e il Convento dei Frati Carmelitani, da diversi secoli, è la porta di accesso alla Città di Corigliano; accanto al Palazzo, si trovano anche l’antica Chiesa di San Marco e la Loggia dei Mercanti, di costruzione pre-rinascimentale, schedato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici nel Catalogo Generale dei Beni Culturali. L’Abate del Saint-Non, nella settecentesca Opera “Viaggio Pittoresco di Napoli e della Sicilia”, riporta un’accurata ed entusiastica descrizione di questi luoghi.
«Nella Relazione Tecnica della Legge Regionale di Istituzione del Parco naturale regionale “Valle del Coriglianeto”, si indica il Palazzo del Pendino come sede del Parco stesso. Ricordiamo, inoltre, che il Progetto originario di recupero del Palazzo del Pendino è stato finanziato avente come destinazione d’uso l’Ostello della Gioventù, coerente con il progetto complessivo di destinazione dell’area a ricettività e servizi turistici, in rete con il Centro Storico, di cui la Valle del Pendino è parte integrante».