Emergenza incendi: «Altro che modello Calabria... Qui brucia tutto!»
Tavernise (N5S) denuncia l’assenza di controllo del territorio: «+67% di interventi dei Vigili del Fuoco, nessun piromane arrestato nel 2025»

COSENZA – La Calabria continua a bruciare, e con essa anche le polemiche politiche sullo stato del territorio e sull’efficacia delle misure di prevenzione e repressione degli incendi. A prendere posizione in modo netto è Davide Tavernise, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, che denuncia «una situazione di emergenza reale, documentata dai numeri e dalle immagini drammatiche che arrivano da diverse aree della regione».
«Altro che propaganda: la nostra è realtà certificata – dichiara Tavernise –. Le fiamme stanno devastando la Sila, la Sibaritide, la Locride, il Vibonese, l’Alto Tirreno cosentino. I dati ufficiali parlano di un incremento del 67% degli interventi dei Vigili del Fuoco rispetto al 2024, con richieste di rinforzi provenienti da altre regioni come Lazio e Toscana».
Il capogruppo pentastellato punta il dito contro quella che definisce «una narrazione trionfalistica» delle istituzioni regionali, giudicata «lontana dalla realtà dei fatti» e incapace di affrontare il problema in modo efficace. «Nel 2025, fino a oggi, non è stato arrestato neanche un piromane – sottolinea –. Un dato clamoroso, che rivela l’assenza di controllo sul territorio e alimenta un clima di impunità».
Altro elemento critico sollevato dal M5S riguarda l’uso dei droni per il monitoraggio e la prevenzione degli incendi. «Ci viene detto che sono 25 – prosegue Tavernise – ma non abbiamo alcuna informazione su dove abbiano volato, quali incendi abbiano contribuito a prevenire o a spegnere. Tutto avviene senza trasparenza, mentre vigili del fuoco, forestali e volontari affrontano l’emergenza con pochi mezzi e turni massacranti».
Nel mirino anche la gestione comunicativa e istituzionale dell’emergenza: «Servono meno slogan e più risposte concrete. Chi ha responsabilità pubbliche dovrebbe stare accanto ai cittadini, non negare l’evidenza o cercare alibi. La Calabria ha bisogno di verità, serietà e interventi immediati».
Il Movimento 5 Stelle chiede dunque un cambio di passo netto nella gestione della crisi ambientale, denunciando «l’assenza di risultati sul fronte della repressione e della prevenzione» e invocando «trasparenza totale» da parte delle istituzioni regionali.