Scarcello: «Il nuovo Ospedale della Sibaritide è senza un accesso»
Azione Co-Ro chiede al sindaco di accelerare interventi di ammodernamento quantomeno nella tratta a valle

CORIGLIANO-ROSSANO – «Non basta demolire un ecomostro per cancellare anni di immobilismo. Ne siamo consapevoli, così come siamo consapevoli che le responsabilità sono molteplici e hanno radici profonde. Oggi, però, leggiamo con viva preoccupazione il fermo totale che accompagna i lavori sulla strada provinciale 195 (SP 195) di Insiti. Una strada che, ricordiamolo, dovrebbe essere il cordone ombelicale del Nuovo Ospedale della Sibaritide, la cui apertura – in base al cronoprogramma - è prevista per l'ottobre 2026».
È quanto dice il coordinatore cittadino di Azione Corigliano-Rossano, Vincenzo Scarcello, chiedendo al sindaco, Flavio Stasi, un intervento risolutivo che possa portare quantomeno all'ampliamento dell'ultimo tratto a valle compreso tra l'ingresso del costruendo nuovo ospedale e la rotatoria con la Statale 106 bis.
«È paradossale – dice il coordinatore cittadino - che, mentre il nostro ospedale sorge, l'accesso a questa struttura vitale sia ancora un'incognita, ostaggio di una complessità burocratica e di un'inerzia politica che non riusciamo più a capire».
«Non ignoriamo le "interferenze" che sono venutesi a crearsi tra il progetto di ampliamento della SP 195 e quello della futura Statale 106 Sibari-Coserie. Ma proprio per questo, chiediamo al Sindaco e all'Amministrazione, perché oggi non si agisce con determinazione quantomeno sui tratti che già sappiamo non andranno ad interagire con il nuovo tracciato della quattro corsie. Immaginare, in un domani ormai non troppo lontano, che il principale centro sanitario della Sibaritide sia del tutto scollegato dal territorio è un esercizio davvero incomprensibile che si sarebbe potuto evitare da tempo con una programmazione più attenta e lungimirante».
«Chiediamo al sindaco, pur consapevoli della complessità che attanaglia oggi il complesso quadro dei servizi e dei sottoservizi del nuovo complesso ospedaliero, dove proprio in queste ore è iniziata una partita che immaginiamo sarà serratissima, di imprimere un'accelerazione immediata dei lavori per il primo tratto della strada, quello che dalla rotatoria di Insiti (SS106 bis) conduce direttamente all'ingresso dell'ospedale. Ogni ritardo su questo segmento è un ritardo sulla sanità pubblica, sulla sicurezza dei soccorsi e sulla dignità dei nostri concittadini».
«Sappiamo che la nuova Statale 106 Sibari-Coserie non sarà pronta domani; ci vorrà almeno un lustro dall'inizio dei cantieri per poterla percorrere. Questo significa che per anni il Nuovo Ospedale della Sibaritide dovrà fare i conti con l'attuale rete viaria. Cosa si sta facendo, concretamente, per garantire che l'attuale tracciato della Statale 106 sia integrato e ottimizzato per un accesso veloce e sicuro all'ospedale? Non bastano promesse generiche; vogliamo risposte chiare e un cronoprogramma stringente per la creazione di una modalità di traffico che – conclude il coordinatore Vincenzo Scarcello - non trasformi l'accesso all'ospedale in un calvario».