A Calopezzati «si aumenta l'Imu al massimo consentito dalla legge, per far fronte al dissesto»
Lo denuncia il Circolo di Fratelli d'Italia "Giuseppe Tatarella": «Ennesimo abuso fiscale ai danni della cittadinanza; incapacità amministrativa di chi governa e intollerabile demagogia con cui si tenta di nascondere il fallimento»

CALOPEZZATI – «L'amministrazione comunale di Calopezzati, a guida PD-M5S, ha convocato per oggi un consiglio comunale "straordinario", presentandolo alla cittadinanza e alla stampa locale come un grande gesto politico in nome della pace. Ma la verità è un'altra. Una verità scomoda, che qualcuno spera di nascondere dietro la bandiera della retorica ideologica».
inizia così la nota stampa del Circolo di Fratelli d'Italia "Giuseppe Tatarella", che continua: «Il vero motivo di questo consiglio comunale - spiegano - non è la mozione n. 4, che strumentalizza il dramma mediorientale per ottenere visibilità mediatica. È il punto 2 all'ordine del giorno che merita l'attenzione e l'indignazione di ogni cittadino: l'aumento delle aliquote IMU al massimo consentito dalla legge, per far fronte al dissesto finanziario del Comune causato – nero su bianco – dalle stesse scelte amministrative e politiche compiute dalla Giunta Giudiceandrea».
«Siamo davanti a un'operazione propagandistica che tenta di sviare l'attenzione dalla realtà: Calopezzati è in ginocchio, e chi oggi governa è direttamente responsabile di questo tracollo. Eppure si continua a fingere, a parlare di pace, mentre si tartassano i cittadini, si colpiscono famiglie, imprenditori, agricoltori e proprietari, senza distinzione. Altro che giustizia sociale».
Il documento in discussione oggi in consiglio comunale prevede: l'applicazione delle aliquote IMU massime su abitazioni principali (sì, purtroppo, anche sulle prime case) classificate nelle categorie A/1, A/8 e A/9 – abitazioni storiche, case del centro storico, ville, immobili di pregio storico e relative pertinenze (magazzini, tettoie, cantine, soffitte...); tassazione piena anche su fabbricati rurali strumentali (stalle, fienili, depositi, serre, ricoveri per animali, ecc.), su immobili produttivi del gruppo D, su aree fabbricabili e su quasi tutte le altre categorie di immobili.
«L'unica esclusione? I terreni agricoli, su cui si applicherà l'aliquota base. Una scelta che solleva più di una domanda e che testimonia una gestione priva di visione, senza criterio, e profondamente iniqua. E non finisce qui. Dopo: l'introduzione della nuova tassa per l'addizionale IRPEF; le nuove tasse sulle concessioni cimiteriali; lo Scout Speed, strumento vessatorio per cittadini e turisti, ecc. ecc. l'amministrazione comunale chiede ancora sacrifici, ancora denaro ai cittadini contribuenti».
«Noi del Circolo di Fratelli d'Italia "Giuseppe Tatarella" denunciamo con fermezza: l'ennesimo abuso fiscale ai danni della cittadinanza, l'incapacità amministrativa di chi governa e l'intollerabile demagogia con cui si tenta di nascondere il fallimento dietro parole altisonanti e mozioni ideologiche. Negli ultimi 30 anni, la nostra comunità non ha mai toccato un punto così basso sul piano sociale, economico e amministrativo. Calopezzati merita di più. Merita rispetto, trasparenza e competenza. Merita un'amministrazione che metta al centro i suoi cittadini. A tutti i calopezzatesi, oggi diciamo: non siete soli. Continueremo a raccontare la verità, a vigilare, a denunciare, a proporre. E, soprattutto, a lavorare per costruire un futuro dove non sia più necessario pagare per le colpe altrui» concludono.