Minasi risponde a Caruso sull'AV: «Non ho mai definito paeselli Castrovillari e Corigliano-Rossano»
«Queste parole che mi sono state attribuite sono totalmente false, non le ho pronunciate e, per indicare una qualunque area della Calabria, non avrei comunque mai usato i toni dispregiativi che mi si vogliono artatamente affibbiare»
COSENZA – L’Alta velocità continua ad infiammare il dibattito politico. Gli investimenti, che hanno escluso buona parte della regione, hanno trovato la ferma opposizione di molti amministratori locali. Questa volta è la Senatrice Tilda Minasi ad intervenire sulla questione rispondendo al sindaco di Cosenza, Franz Caruso, che, nel rivendicare alcune istanze per il territorio cosentino, aveva anche accusato la senatrice di «arroganza, supponenza e ignoranza» per aver definito paeselli alcuni comuni della provincia.
«L'accusa che Caruso mi rivolge in quanto, a suo dire, avrei definito "paeselli" realtà come Castrovillari, Corigliano-Rossano, la Sibaritide, l'alto jonio cosentino e le altre zone interne e joniche. Queste parole che mi sono state attribuite sono totalmente false, non le ho pronunciate e, per indicare una qualunque area della Calabria, non avrei comunque mai usato i toni dispregiativi che mi si vogliono artatamente affibbiare. Semplicemente ho ancora una volta spiegato come appunto una linea ferroviaria veloce non può deviare dal percorso più lineare per toccare i piccoli centri delle aree interne, se vuol essere davvero AV. Caruso con il suo ennesimo attacco strumentale in tema di Alta Velocità in Calabria sta dimostrando il vero volto di una coalizione, quella di sinistra, interessata alle poltrone anziché al bene della Calabria».
E ancora: «Il vero scippo alla nostra regione, di cui lui e gli esponenti del PD accusano falsamente la maggioranza di governo, è quello che stanno tentando di fare loro, pretendendo una linea ferroviaria ad Alta Velocità che, da Salerno, zigzaghi tra le zone interne del cosentino e addirittura quelle della jonica prima di approdare sullo Stretto. Questo sì che sarebbe un vero scippo! Non solo ai calabresi, ma anche a tutti i cittadini italiani, che pagherebbero appunto le scelte miopi e provinciali di Amministratori locali preoccupati del loro tornaconto elettorale, anziché pensare allo sviluppo di tutta la Calabria, di cui anche loro beneficerebbero. È già successo una volta con l'Autostrada: ancora oggi tutti noi – anche i non calabresi – paghiamo a carissimo prezzo la decisione di deviare il tragitto della ex A3 verso l'interno, anziché percorrere la linea costiera. Per favorire solo alcuni territori, si è danneggiata irrimediabilmente tutta la comunità, che ha affrontato già allora costi enormi per la costruzione dell'arteria, a causa delle criticità orografiche e l'altitudine della zona, e li affronta ancora oggi per le gravosissime manutenzioni, dovute proprio a quella scelta. Evidentemente Caruso e gli altri primi cittadini di quel territorio vogliono ripetere quello stesso errore a scapito di tutti noi, anziché far fronte comune per chiedere e ottenere, piuttosto, collegamenti interni efficienti per raggiungere le stazioni della AV, come avviene in tutte le regioni per i centri che non sono appunto attraversati direttamente dalla linea veloce».
«Viene da sé – prosegue la Senatrice – che un tracciato che non corra in modo lineare e diretto verso Reggio Calabria non sarebbe più una vera Alta velocità e a farne le spese, appunto, sarebbe l'intero territorio regionale e anche la Sicilia. Se non bastassero le valutazioni volute dal Ministro Salvini, per le quali questo è il tragitto meno costoso e più razionale e utile – ricorda Minasi – posso riprendere le parole del Segretario Confederale OrSa Calabria Vincenzo Rogolino: documenti inoppugnabili – dice – mostrano che la modifica al tracciato originario, ovvero quella che vorrebbero Caruso e compagni, è dispendiosa economicamente, inquinante e allunga i tempi di percorrenza. E, citando l'ingegnere Vincenzo Italia, dice ancora: L'Alta velocità non nasce per Cosenza e Castrovillari, ma per ben 7 milioni di cittadini calabresi e siciliani. Se così non fosse anche Catanzaro con Crotone e Locride, potrebbero rivendicare il tracciato AV direttrice Jonica al pari di Cosenza e Castrovillari! L'AV FS deve servire Calabria e Sicilia col più breve tracciato, come ovunque al mondo e non zigzagando».
«Potrei ricordare anche le analisi dell'esimio professore dell'Università Mediterranea, Francesco Russo, e di chiunque abbia davvero a cuore le sorti del nostro territorio. Trattandosi peraltro di persone certamente non sospettabili di essere vicine alla destra. Dispiace registrare, invece, ancora una volta – sottolinea Minasi – il provincialismo di Sindaci come Franz Caruso, che continuano oltretutto a diffondere gravissime fake news. Che non ci sarebbero i soldi – ribadisce la Senatrice – è una notizia totalmente infondata e fuorviante. Ho già diffuso nei giorni scorsi, carte alla mano, i dati che smentiscono questi allarmi, dannosi per tutta la collettività: i fondi per i primi lotti e per la galleria Santomarco ci sono già, i lavori su quei lotti sono iniziati e, per quanto riguarda il tratto finale fino a Reggio Calabria, i finanziamenti non ci sono ancora semplicemente perché siamo ancora in fase di studio e progettazione, ma saranno reperiti con l'accordo di programma RFI. Ricordo, inoltre, che mai così tanti finanziamenti sono stati destinati per Infrastrutture, anche ferroviarie, alla Calabria, come oggi con il Ministro Salvini. A differenza di quanto vogliono far credere gli esponenti della sinistra. Almeno per un decennio, anzi, il Ministero è stato nelle loro mani. E che cosa hanno realizzato e portato di concreto per il nostro territorio, se non solo parole e promesse?»
«Chiudo ricordando che, per quanto mi riguarda, ho dimostrato la mia reale e sincera attenzione a tutti i territori e tutte le istanze, anche a quello amministrato da Caruso e dagli altri sindaci del cosentino, partecipando anche all'incontro da lui stesso promosso a Roma, e mettendomi in gioco per ascoltare quanto avessero da dire e cercare sempre un dialogo. È mia convinzione che, sulle grandi opere che hanno un impatto così incisivo sul territorio, si debba essere uniti e trasversali. Ho anche suggerito e offerto l'opportunità di incontrare insieme il Ministro Salvini».