Dalle ostriche al giro pizza, Tari: «Sappiamo leggere bene nella carte»
La dura replica dell'Amministrazione comunale di Crosia alle pesanti accuse del gruppo consiliare di Forza Italia: «Abbiamo documentato anno per anno, foglio protocollato per foglio protocollato, esattamente come sono andate le cose»
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CROSIA – Non si è fatta attendere la replica del sindaco e dell'Amministrazione comunale di Crosia alla polemica sollevata, appena ieri, dal gruppo consiliare di Forza Italia, in forza all'opposizione, rispetto alla polemica sulle nuove tariffe applicate dal Comune per il pagamento della Tari (leggi qui). «Seriamente preoccupati per i vuoti di memoria che la triade del gruppo consiliare Forza Italia dimostra costantemente. Anzi: il trio oscilla tra perdita dei ricordi e totale mistificazione dei fatti. Sono tornati a parlare degli aumenti tari sostenendo che l'adeguamento alle tariffe stabilite e il piano di rientro non fossero necessari. Invece, carte alla mano – e non parlando per astratto – abbiamo documentato anno per anno, foglio protocollato per foglio protocollato, esattamente come sono andate le cose. Anche perché, a differenza di quanto si possa insinuare, gli uffici del Comune sono sempre a lavoro con impegno e abnegazione per fornire servizi ai cittadini e per tener traccia di tutto quello che riguarda l'Ente. Magari anche di quelle cose che Russo & Co avrebbero voluto insabbiare». Parte da qui la nota a firma dell'Amministrazione comunale.
«Ma allora - si chiedono - se veramente sono convinti delle castronerie con cui pensano di abbindolare i cittadini, perché non vanno a denunciare il Comune nelle sedi competenti? Perché, se veramente questo debito così esoso come da noi denunciato fin da subito non esiste, non hanno tirato fuori gli atti e non lo hanno fatto presente fin dall'inizio? Forse qualcuno dovrebbe dire al trio non solo che i conti non tornano, ma che anche con il lessico andiamo molto, ma molto male. Turpiloquio, illazioni di bassa lega e un comportamento che, più che screditare la maggioranza, qualifica questi tre che – mai di persona – ma solo dalle pagine web, lanciano insulti e illazioni. Peggio dei leoni da tastiera, ruggenti dietro lo schermo e privi di argomentazioni e prove certe quando si tratta di confrontarsi faccia a faccia. Anche perché, siamo onesti: che lezioni vogliono dare degli ex assessori al bilancio che hanno portato Crosia sul lastrico? Ci corre infatti l'obbligo di sottolineare che, a differenza di chi per anni ha piacevolmente consumato ostriche e champagne con proventi (a suo dire?) da proprie attività lavorative, oggi punta il dito su un giro pizza definendolo "sfarzoso banchetto"».
«Questa dialettica politica, anzi questo linguaggio da osteria, è l'emblema dell'ignoranza – quella spessa – con cui questi tre individui pensano di poter fare politica confondendo la casa comunale con il set di un film di Francis Ford Coppola».
«E poi, facciamola finita con questi paragoni che riecheggiano un vocabolario - ed evidentemente un modo di pensare - fascista. Uguagliare la polizia municipale alla Gestapo solo perché effettua i controlli sugli evasori e sulle corrette modalità della raccolta differenziata è a dir poco anacronistico. Se l'opposizione non se ne è ancora accorta, l'Ancien Regime è finito dopo gli esiti delle urne dell'otto e del nove giugno. Arreca tanto fastidio la volontà di smascherare i furbetti e tutti coloro che, complici le giuste e influenti amicizie, fino ad oggi hanno avuto più agevolazioni a danno di altri? A riprova di tutto quanto detto, qualora fosse ancora necessario, siamo disposti a rendere note le copie dei versamenti effettuati per l'anno 2023 e 2024 convinti che i cittadini, pur non avendo le competenze che, malauguratamente per la comunità, non hanno saputo dimostrare neppure le "Signore del Bilancio Russo", sappiano leggere semplicemente quanto negli atti riportato».