7 ore fa:Tamponamento sul ponte del Crati: traffico paralizzato sulla vecchia SS106
9 ore fa:La Nuova SS106 si materializza: Webuild ed Eteria realizzeranno la Sibari-Corigliano-Rossano
9 ore fa:Da domani la nostra Provincia avrà una vetrina speciale sui treni Frecciarossa
9 ore fa:Aggiudicata la gara per 106 Sibari-Coserie, Celebre: «Passaggio atteso. Ora attendiamo l'apertura dei cantieri»
8 ore fa:Parte la VI Edizione di ViviTeatro: il sipario si alza al rinnovato Auditorium Santa Gemma di Cariati
8 ore fa:Iacobini saluta il Tenente Colonnello Maniglio e dà il benvenuto al Maggiore D'Elia
7 ore fa:Un muro di omertà dietro l'uccisione di Mansif Youness
6 ore fa:Polo liceale di Rossano senz’acqua da mesi: gli studenti proclamano sciopero
7 ore fa:A Caloveto arriva Il Cavaliere Identitario: alla scoperta del Ranu Rattatu, sapore antico del borgo
10 ore fa:I Vigili del fuoco "chiudono" la loro ex caserma: edificio Sant'Antonio a un bivio

«Cinque sì per invertire la rotta, per cambiare il Paese. Il voto è la nostra rivolta»

1 minuti di lettura

LAMEZIA TERME - «Cinque sì per invertire la rotta, per cambiare il Paese. Cinque sì perché "il voto è la nostra rivolta"». 

È partita ufficialmente ieri in Calabria con l'Assemblea delle Assemblee Generali tenutasi a Lamezia Terme la campagna referendaria della Cgil Calabria per il lavoro e la cittadinanza. Ad aprire i lavori il Segretario Generale Gianfranco Trotta, seguito da diversi interventi fino alla conclusione della Segretaria Confederale Cgil Nazionale Maria Grazia Gabrielli.

«La campagna referendaria per i 5 Sì  - ha affermato Trotta -  sia la giusta occasione per riappropriarsi del protagonismo sociale e politico dei cittadini nel decidere, con il proprio voto, il miglioramento delle condizioni delle persone rispetto a lavoro, sicurezza, dignità, cittadinanza e democrazia. Il voto referendario è un rimedio alla precarietà, alle morti sul lavoro, ai licenziamenti ingiusti, alla tutela nelle piccole imprese e al riconoscimento del diritto alla cittadinanza a persone che dovrebbero essere già italiane. I referendum rappresentano, insieme alla contrattazione, alla vertenzialità e alla mobilitazione, strumenti democratici che attraverso l'impegno collettivo rimettono al centro dell'attenzione diritti delle persone sanciti dalla Costituzione e messi in discussioni da interventi legislativi che nel tempo ne hanno inficiato l'esigibilità. Ecco perché siamo pronti a scendere in campo. Saremo nelle strade, nei luoghi di lavoro, tra la gente per spiegare l'intento dei quesiti, raccontare come sia possibile con la loro partecipazione e il loro sì, migliorare il futuro del Paese partendo dal lavoro e coinvolgendo di conseguenza anche le pensioni future».

Il Segretario ha poi invitato i partiti a dire apertamente da che parte stanno e rilanciato l'impegno della Cgil per un percorso che porti all'abrogazione dell'autonomia differenziata.

«Vogliamo un modello del lavoro diverso da quello attuale, vogliamo mettere un freno ad una progressiva liberalizzazione del lavoro che continua a renderlo sempre più flessibile e precario nel nome di una maggiore produttività. Ma così non è stato – ha affermato la Segretaria Nazionale Gabrielli -.  La produttività non è aumentata e abbiamo avuto un impoverimento dei salari e un aumento dei part time involontari, dei contratti a termine e intermittenti rendendo i lavoratori sempre più ricattabili. È questa rotta che vogliamo invertire, questo cambiamento che vogliamo inseguire». 

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.