Agevolazioni Tari a Crosia, FI all'attacco: «La grande illusione di Aiello»
Le perplessità e i dubbi del gruppo consiliare azzurro: «Messa in campo una strategia che non trova avallo tecnico né legale»
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CROSIA – «Procedere in barba ad ogni regola, annullare la democrazia e produrre atti senza alcun conforto delle Leggi che poi si tramutano in debiti per la comunità». Sarebbe questo, a parere del gruppo consiliare di Forza Italia, Francesco Russo, Gemma Cavallo e Graziella Guido, che siede tra i banchi della minoranza, il metodo adottato dal sindaco Aiello per «camuffare» il prossimo e nuovo aumento della Tari che si abbatterà sui cittadini di Crosia.
«Il cliché - si legge in una nota stampa dell'Opposizione - è lo stesso di sempre». Così come fece, a parere degli azzurri, l'allora sindaco Gerardo Aiello («che "nascose" alla comunità milioni di euro di debiti fuori bilancio, inseriti in un piano di riequilibrio sonoramente bocciato dalla Corte dei Conti»); così, oggi, anche la sindaca Maria Teresa Aiello «si è avventurata in una discutibilissima procedura di riparametrazione della TARI senza un preventivo confronto con il Consiglio comunale, senza alcun parere da parte degli Uffici ma, soprattutto, senza il minimo conforto del Bilancio e delle Procedure».
La causa scatenante dell'ultima sortita dell'opposizione poggerebbe sull'intenzione dell'Amministrazione Comunale di Crosia di procedere al riconoscimento della categoria meno onerosa di pagamento per la corresponsione della Tari. Uno strumento - aveva detto nei giorni scorsi lo stesso primo cittadino - che consentirebbe ai cittadini traentini di pagare meno, pagando tutti.
«Cosa significa?» - Si chiedono i consiglieri di Opposizione. «Qual è il parametro di riferimento? Chiunque può andare in comune e denunciare una categoria commerciale meno onerosa? Da quanto comunicato in pompa magna dall'Amministrazione Comunale - sottolineano - si capisce questo».
«Il sospetto, però, - aggiungono - che diventa una vera e propria preoccupazione dal momento che gli uffici comunali pare non sappiano assolutamente nulla di questa nuova trovata del primo cittadino, è che dietro la trionfalistica uscita dell'Amministrazione comunale si nasconda una normalissima quanto doverosa possibilità di correggere eventuali errori di registrazione dell'attività. Ma, a meno che nel Comune di Crosia commercianti, professionisti, artigiani e imprenditori abbiano dichiarato tutti codici ATECO diversi dalle loro attività o che abbiano un numero di dipendenti minori dal dichiarato, o ancora che sia stata dichiarata una superficie commerciale molto più grande di quella effettiva, crediamo che siano pochissime le attività che possano accedere alla "geniale" trovata di Aiello&Co».
«Ma questa – precisano ancora da Forza Italia - è tutt'altra cosa rispetto alla babelica e populistica trovata di una generazione politica che, oggi come ieri, sta dimostrando di non avere la minima cognizione di come gestire i bilanci dell'Ente. Ben venga ogni misura di sostegno e agevolazione per i cittadini, soprattutto se questi strumenti servono a far venire fuori il sommerso e l'evasione».
«Ci piacerebbe, però, che queste misure, prima di essere attuate, siano innanzitutto condivise con tutti gli altri organi democratici eletti ma soprattutto abbiano un fondamento ragionevole e ragionato. Perché mettere a bilancio, ad esempio, una presunzione di incasso che non è suffragata dalla normativa rischia soltanto di dilatare il passivo del nostro Comune e di far perdurare ogni oltre ragionevole tolleranza lo stato di dissesto economico dell'Ente. Certo, le premesse, ne siamo consapevoli, non sono esaltanti. Perché – concludono Francesco Russo, Gemma Cavallo e Graziella Guido - non si può pretendere che a rimettere a posto i conti sia chi ha mandato in aria il bilancio del nostro Comune».