Infrastrutture "bloccate" nella Sibaritide, Tavernise (M5s) presenta tre interrogazioni
Il consiglio regionale pentastellato presenta un in aula un focus sui ritardi della Sila-Mare, della Ferrovia Sibari-Crotone e della Statale 106 nel tratto Sibari-Coserie
CORIGLIANO-ROSSANO – «Ho presentato tre interrogazioni urgenti che saranno discusse nel corso del Consiglio Regionale indetto il 21 gennaio per fare luce su una situazione ormai insostenibile: i ritardi nei lavori di importanti infrastrutture per la Sibaritide. Parliamo dell'elettrificazione della ferrovia Sibari-Crotone, dell'ammodernamento della SS106 Sibari-Coserie e della riapertura della Strada Sila Mare. Non possiamo più accettare ritardi così ingiustificati. La Calabria ha bisogno di opere pubbliche moderne ed efficienti per garantire lo sviluppo del territorio e migliorare la qualità della vita dei cittadini».
Lo afferma il consigliere regionale e capogruppo del Movimento 5 Stelle, Davide Tavernise.
«L'elettrificazione della ferrovia Sibari-Crotone, un'opera attesa da anni, è ancora bloccata nonostante il commissariamento dei lavori. È incomprensibile che, nonostante la sospensione della circolazione per lavori legati all'attivazione dell'ERTMS, l'elettrificazione della linea sia ancora bloccata. La riapertura, inizialmente prevista a gennaio, a quanto pare non avverrà prima del mese di giugno. La Calabria aspetta questa opera da anni, fondamentale per migliorare la mobilità regionale e ridurre l'inquinamento».
«Registriamo ritardi e silenzi istituzionali anche sulla realizzazione del tratto di SS106 Sibari-Coserie. La conferenza dei servizi si è conclusa positivamente a giugno 2024, il ministero a dicembre ha stanziato i fondi necessari al suo completamento, eppure la firma dell'intesa tra Anas e Regione Calabria non è ancora arrivata. Un ritardo incomprensibile, che continua a mettere a rischio la sicurezza dei cittadini. Mentre altre regioni hanno già ammodernato i loro tratti della 106, la Calabria è ferma, con un bilancio drammatico anche in termini di vite umane».
«E infine, ma non per ultima, c'è la questione relativa alla Strada Sila Mare. Anche qua attendevamo la riapertura della strada a gennaio ma nessuna notizia è arrivata in merito, lasciando nello sconforto intere comunità ancora oggi isolate. Il crollo del viadotto Ortiano II ha aggravato una situazione già critica, portando all'isolamento di Longobucco e dei comuni limitrofi. Nonostante il via libera del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per l'utilizzo di 9 milioni di euro e le rassicurazioni ricevute, il cronoprogramma non è stato rispettato».
«Con queste interrogazioni intendo porre all'attenzione dell'opinione pubblica e delle istituzioni una situazione che non può più essere tollerata. Chiedo alla Regione di intervenire con decisione per sbloccare queste tre diverse problematiche e garantire ai cittadini un futuro migliore» conclude.