Ex caserma dei vigili del fuoco, Uva: «La Provincia la smetta di fare lo struzzo»
Mentre la struttura continua ad essere in preda al vandalismo, cadente e nel totale stato di abbandono, il consigliere comunale attacca l’ente sovracomunale: «È uno dei suoi più grandi fallimenti»
CORIGLIANO-ROSSANO – Continua a rimanere alta l’attenzione sulle condizioni in cui versa, ormai da quasi un ventennio, l’immobile di proprietà della Provincia di Cosenza che un tempo ospitava la caserma dei vigili del fuoco del distaccamento di Rossano, a largo Sant’Antonio, nel centro storico bizantino (ne abbiamo parlato qui nei giorni scorsi). A ritornare “a bomba” su una questione apertissima che rappresenta una piaga sanguinante a cui nessuno fino ad oggi, tra le sfere istituzionali, ha saputo dare una risposta, è stato il consigliere comunale di maggioranza Tonino Uva. «Siamo decisi – dice il rappresentante del gruppo Uniti per Stasi - a voler ottenere che un luogo di degrado di proprietà provinciale, nel pieno del Centro Storico di Rossano, venga immediatamente riutilizzato o quanto meno messo in sicurezza».
«Sapete chi ha certificato questo degrado ancor prima che il Comune se ne interessasse?» si chiede retoricamente Uva: «Proprio gli attuali esecutori amministrativi della provincia». Il consigliere comunale “sventola”, così, una relazione degli uffici provinciali che porta la data del 13 dicembre 2019 nella quale è scritto che «l’immobile risulta in stato di abbandono e di degrado, le porte di accesso nonché gli infissi interni ed esterni risultano essere divelti ed inutilizzabili, risulta impossibile verificare lo stato degli impianti, i servizi igienici sono stati vandalizzati, il locale termico è inaccessibile, l’impianto autoclave in stato di abbandono».
Addirittura nella stessa data la Provincia scrive che, dato lo stato dei luoghi, «non si può procedere alla consegna delle chiavi di accesso». «Il sindaco in questi 5 anni – aggiunge il consigliere comunale - ha provato più volte ed in tutti i modi a stimolare la Provincia per risolvere questa situazione».
Un primo tentativo alla fine del 2019 con una convenzione grazie alla quale l’Amministrazione aveva individuato la Croce Rossa come potenziale utilizzatore della struttura («addirittura i volontari della CRI – ricorda - erano disposti a mettere in sicurezza l’edificio ma la Provincia, dopo sterili rimpalli, non ha mai acconsentito a questo percorso»). Al termine del 2020, cioè da quando la convenzione è scaduta, «il sindaco ha scritto ripetutamente alla Provincia per mettere in sicurezza l’immobile, oltre ad aver sollevato sulla stampa ripetutamente la questione, senza alcun riscontro nel perfetto stile di questa gestione provinciale».
La Provincia, quindi, «la smetta di fingere di cadere dalle nuvole provando a buttarla in caciara nascondendosi dietro qualche funzionario e si assuma la responsabilità di un degrado vergognoso e certificato da loro stessi. La nostra comunità, ed in particolare il Centro Storico e gli abitanti di Sant’Antonio e Villaggio Santa Chiara, non possono più aspettare pertanto si intervenga immediatamente per la messa in sicurezza della Ex Caserma e si investa per valorizzare questo bene, come la Provincia – conclude Tonino Uva - sta facendo per tante altre cose anche estremamente discutibili».