Ancora nessuna intesa per la Sibari-Co-Ro. Chi ostacola l’iter della nuova Statale 106?
Il capogruppo del Movimento 5 Stelle Davide Tavernise interroga Occhiuto su un ritardo incomprensibile e ricorda che il tracciato arrivato in conferenza dei servizi ha avuto il via libera dalla Regione e dalla politica
CORIGLIANO-ROSSANO – È un bell’enigma che qualcuno prima o poi dovrà disvelare: che fine ha fatto l’intesa istituzionale tra la Regione Calabria e il Commissario straordinario per la Statale 106 per l’ammodernamento del tratto Sibari-Corigliano-Rossano? Ormai se lo chiedono tutti, nell’apatica convinzione che qui – in questo territorio – qualsiasi cosa, ormai, è irrealizzabile. Ma per volere di chi? C’è davvero un solo capro espiatorio per tutto? Improbabile. Molto improbabile. Sta di fatto che per capire cosa sta accadendo a Catanzaro in questi mesi, dopo una combattuta conferenza dei servizi che si è comunque chiusa all’unanimità con un parere unanime, il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Davide Tavernise, ha presentato un’interrogazione al presidente Occhiuto. Per capire a cosa sia dovuto lo «stallo» dell’opera.
«Dopo il completamento della Conferenza di Servizi decisoria nel giugno 2024 – scrive Tavernise che ha chiesto al Governatore di dare delucidazioni Aula durante la prossima seduta - ci aspettavamo la firma dell'Intesa Istituzionale in tempi brevi, come accaduto per altre tratte. Purtroppo, sono passati ormai cinque mesi senza alcun progresso tangibile».
Poi Tavernise ricorda che il tratto in questione, che si estende per circa 29 km tra lo svincolo di Sibari e il Viadotto Coserie, ha ricevuto tutti i via libera necessari da parte della Regione Calabria, anche quelli di impatto ambientale. E come ricorda il pentastellato nel corpo dell’interrogazione non si tratta solo di pareri tecnici pervenuti dagli uffici ma anche di pareri politici. Non ultimo quello arrivato dalla Quarta Commissione regionale “Assetto del territorio”, il 24 febbraio 2022, al termine dell’audizione di tutti gli attori tecnici e progettuali della nuova opera, con una nota congiunta di tutta la deputazione nazionale e regionale del territorio che espresse volontà chiare sul tracciato.
Tavernise ha richiamato l'attenzione anche sul potenziale impatto economico e sociale del completamento dell'infrastruttura. «Una viabilità moderna e sicura lungo la Sibaritide è essenziale per attrarre investimenti e promuovere la crescita di un'area da sempre penalizzata da una viabilità inadeguata. L'infrastruttura può costituire una leva decisiva per lo sviluppo economico del territorio, a beneficio di tutta la Calabria».
Il consigliere M5S sottolinea che l'attuale situazione è aggravata da un evidente divario rispetto ai progressi di altre tratte commissariate della stessa arteria. «Per il tratto tra Crotone e Catanzaro – ricorda - l'Intesa Istituzionale è stata firmata dopo appena due settimane dalla Conferenza dei Servizi decisoria, permettendo l'avvio dei lavori senza ritardi. Qui, invece, nonostante il consenso unanime di tutti gli enti coinvolti, la sottoscrizione dell'accordo tra Regione e Anas sembra bloccata. Questo non solo dimostra una preoccupante inefficienza, ma mette anche a rischio l'intera operazione di ammodernamento»
Tavernise ha concluso rinnovando l'appello al Presidente Occhiuto: «Non c'è più tempo da perdere. La Regione Calabria intervenga immediatamente per sbloccare questa situazione, con responsabilità e concretezza. I cittadini calabresi non meritano ulteriori rinvii: è ora di agire». Sempre che non ci sia qualche veto di troppo, arrivato fuori tempo massimo, che oggi tenta di bloccare - proprio all'interno delle stanze della Regione - un'opera essenziale per la crescita e lo sviluppo della Calabria del nord-est