Frecciarossa a Sibari, non si placa la polemica. Tavernise (M5s): «Rapani certifica l'inutilità del governo regionale»
Non tarda ad arrivare la replica del consigliere regionale pentastellato, dopo la stoccata del senatore di Fratelli d'Italia: «Dalla destra ci saremmo aspettati soluzioni, non reprimende»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Dal Senatore Rapani più che reprimende mi sarei aspettato la risoluzione del problema. E invece, con mia somma meraviglia, mi sono dovuto ricredere. L'esponente di Fratelli d'Italia in una nota piena di livore e odio - a quanto pare non ama l'ironia, e mi dispiace per lui - non fa altro che certificare l'inutilità del governo regionale incapace di risolvere un problema grandissimo per i cittadini che usufruiscono di un servizio pubblico garantito dalla nostra carta costituzionale. Un servizio pubblico fondamentale per la fascia jonica cosentina perché finalmente c'è un collegamento diretto e veloce per il nord Italia e viceversa».
Lo si legge in una nota stampa del consigliere regionale e capogruppo del Movimento 5 Stelle, Davide Tavernise, che spiega: «Mi riferisco sempre al caso della mancata coincidenza tra il Frecciarossa che arriva a Sibari con il bus navetta che collega la fascia ionica fino a Crotone. Chi arriva a Sibari deve aspettare sei ore, di notte e in una stazione deserta, per poter usufruire del servizio bus sostitutivo a causa della chiusura per i lavori di elettrificazione della ferrovia ionica. Ebbene, a distanza di una settimana la Regione non è stata ancora in grado di rimediare a quello che continuo a considerare un errore - madornale - cui si deve porre rimedio al più presto. Ma per Rapani tutto ciò è normale e io dovrei anche stare in silenzio».
«Purtroppo per lui il silenzio non mi appartiene, e oltre a proporre leggi, emendare quelle della maggioranza, mi occupo anche di risolvere i problemi dei cittadini seguendo il metodo della pubblica denuncia. Il senatore non si è accorto che la mia lettera è stata indirizzata proprio all'ArtCal (Autorità regionale dei Trasporti della Calabria) che pure dovrà giustificare questo suo diniego - per quanto afferma sempre l'esponente di Fdi - a creare la tanto richiesta coincidenza. Certo, non potrò soddisfare la volontà del senatore che vorrebbe non farmi più trattare i problemi dei cittadini, una qualità che invece contraddistingue il suo modo di fare politica che potremmo definire, senza usare un eufemismo, parolaia. E il caso del tribunale di Rossano ne è l'esempio più eclatante. Attendiamo insieme ai pendolari, ai viaggiatori e ai cittadini una gestione della nostra terra che tenga in considerazione i diritti di tutti, cosa che a quanto pare non è nelle corde di questo governo e dei suoi esponenti romani» conclude.