Stabilizzazione tirocinanti calabresi, per Sapia e Zangaro è «un passo fondamentale per garantire dignità e sicurezza lavorativa»
I consiglieri comunali di Co-Ro spiegano che «rappresenta un imperativo sociale ed economico. È un processo che richiede tempo, risorse e volontà e nelle nostre possibilità continueremo a sollevare la questione e a stare al loro fianco»
CORIGLIANO-ROSSANO – «In Calabria, la questione della stabilizzazione dei tirocinanti è da tempo al centro del dibattito politico e sociale, rappresentando una sfida cruciale per la Regione. I tirocinanti calabresi, coinvolti in percorsi formativi all'interno delle amministrazioni pubbliche e private, hanno per anni rappresentato una forza lavoro indispensabile, spesso impiegata in mansioni fondamentali per il funzionamento degli enti e delle aziende. Tuttavia, la loro condizione di precarietà lavorativa, unita a una retribuzione spesso inadeguata, sta generando un crescente malcontento e richieste di intervento da parte delle istituzioni».
Lo si legge nella nota stampa a firma dei Consiglieri Comunali di Corigliano-Rossano, Liliana Zangaro e Cesare Sapia
«La nostra, come molte altre regioni del Sud Italia, è caratterizzata da un mercato del lavoro fragile e da alti tassi di disoccupazione, soprattutto tra i giovani. In questo scenario, i tirocini hanno rappresentato una delle poche opportunità per molti di entrare nel mondo del lavoro, anche se in condizioni di estrema precarietà. Nati come strumenti di formazione e inserimento lavorativo, i tirocini si sono spesso trasformati in rapporti di lavoro prolungati senza le dovute tutele e garanzie, lasciando migliaia di persone in una condizione di incertezza».
«La stabilizzazione dei tirocinanti calabresi, che ricomprende circa 110 lavoratori in servizio al comune di Corigliano-Rossano, rappresenta un passo fondamentale per garantire dignità e sicurezza lavorativa a migliaia di calabresi. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario che tutte le parti coinvolte, governo regionale, nazionale su tutte le altre, in vista della scadenza del 13 novembre, adottino misure concrete e forniscano una risposta definitiva alle loro legittime aspettative».
«La stabilizzazione rappresenta infatti un imperativo sociale ed economico. È un processo che richiede tempo, risorse e volontà e nelle nostre possibilità continueremo a sollevare la questione e a stare al loro fianco anche in eventuali manifestazioni pubbliche affinché venga garantito un futuro nel territorio in cui sono nati e cresciuti» concludono.