Provincia Sibaritide, Guida: «Utile aprire una discussione su vantaggi e svantaggi»
Il presidente del Consiglio Comunale di Villapiana: «L’area della Sibaritide, dallo Jonio al Pollino, ha nel suo Dna la vocazione per poter rappresentare un territorio in grado di erogare servizi efficienti»
VILLAPIANA - Il Presidente del Consiglio Comunale di Villapiana, Joseph Guida, interviene sulla questione relativa alla proposta di istituire la Provincia della Sibaritide.
«Il problema del riordino territoriale - dichiara in una nota - è una delle questioni “incompiute” del nostro Paese essendo stato oggetto di vari interventi legislativi, da ultimo la L. 56/2014 cd. Legge Delrio che, tra l’altro, ha ridimensionato proprio il ruolo delle Province spogliandole di funzioni e risorse a favore delle aree metropolitane. Nel momento in cui, a livello centrale, si discute la possibilità di tornare all’elezione diretta del Consiglio provinciale pare opportuno anche avanzare ipotesi come questa purché agli enti provinciali venga restituito un quadro di funzioni ben delineato, unitamente al ruolo preminentemente programmatorio che dovrebbero assumere le Regioni e del quale in Calabria qualcuno inizia a discutere, grazie ad una proposta di legge sul riordino delle funzioni amministrative depositata in Consiglio regionale. Oggi la Provincia di Cosenza, con una superficie di 6.709 km², è la più estesa provincia calabrese, la quinta provincia in Italia per estensione e seconda del Sud. Con 670mila abitanti circa, distribuiti in 150 Comuni, è inoltre la provincia della Calabria più popolosa».
«In questo territorio, negli ultimi anni, - prosegue - alcuni processi di fusione hanno modificato la geografia del territorio e altre modificazioni sono ancora possibili con il processo in itinere relativo alle città di Cosenza, Rende e Castrolibero. La fusione che ha decisamente segnato una novità importante è stata quella di Corigliano-Rossano che ha dato vita alla terza città della Calabria e che, a processo compiutamente ultimato e con la crescita dei servizi dovuti ai tanti finanziamenti di cui è stato destinatario, si candida a diventare sicuramente centro di riferimento per tutta l’area della Sibaritide. In modo particolare per il territorio ionico, da sempre carente del peso politico e dei diritti all’assistenza sanitaria, alla mobilità e non solo necessari all’esercizio di una piena cittadinanza».
«L’area della Sibaritide, dallo Jonio al Pollino, ricca di risorse naturalistiche e ambientali, storiche e culturali, turistiche ed agroalimentari ma anche infrastrutturali ha nel suo Dna la vocazione per poter rappresentare un territorio in grado di erogare servizi efficienti all’interno di un sistema istituzionale che abbia i caratteri della prossimità ai territori ed ai bisogni dei cittadini. Ritengo, quindi, - conclude - utile che si possa aprire una discussione importante per analizzare nel merito i vantaggi e gli svantaggi legati alla realizzazione di questa proposta».